Oggi su Domani è il podcast serale del quotidiano Domani. Una pillola di pochi minuti per darvi subito un assaggio della prossima edizione, che sarà disponibile in edicola il giorno dopo e già dopo cena per gli abbonati digitali. Per ascoltare le altre puntate, man mano che verranno pubblicate, potete cliccare qui. Trovate questo podcast anche su Spotify Spreaker, Google, Apple podcast. Potete ascoltare “Oggi su Domani” anche su Alexa e con l’assistente vocale di Google.

C’è da scommettere che Joe Biden tra questo novembre qui e quello che verrà si senta, come dire, un po’ stretto... C’è il novembre, questo, che per la prima volta da un po’ di anni concede la Virginia tra le mani dei repubblicani. E il novembre che verrà, quello 2022 delle elezioni di midterm. Sarà un midterm amaro, prevede Mattia Ferraresi. Che scrive: queste elezioni locali appena concluse sono un aperitivo di un midterm che annuncia dispiaceri. Il partito che si oppone al presidente si presenta al rinnovo della Camera e di un terzo del Senato da favorito. Inoltre attorno a Biden si stanno addensando circostanze aggravanti. Anzitutto, i consensi: oltre il 50 per cento degli americani disapprova l’operato di Biden, un indice di sfiducia che lo proietta dalle parti della presidenza Trump. A ciò va aggiunta una Kamala Harris che nel giro di pochi mesi è passata da grande promessa a grigia comparsa. Il problema sostanziale per l’agenda di Biden riguarda la maggioranza al Congresso, che a causa dei riottosi centristi democratici manca già, di fatto, al presidente. La fronda di due senatori è sufficiente per dimezzare le ambizioni del riformismo rooseveltiano di Biden e per sbiadire i suoi sogni verdi. Se quello che si vede dalle finestre di Virginia e New Jersey è una rappresentazione fedele del panorama politico americano, il secondo anno di Biden sarà anche peggiore del primo.

© Riproduzione riservata