Il governo va avanti con il pass obbligatorio per tutti i lavoratori e lascia molti sconfitti sul campo
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Pass obbligatorio per tutti i lavoratori. Il governo vara il nuovo decreto all’unanimità, dunque anche la Lega si arrende, come ci racconta Daniela Preziosi. Il provvedimento varato lascia sconfitti sul campo, resta solo qualche minimo dettaglio consolatorio. Il ministro dello sviluppo economico leghista, Giancarlo Giorgetti, in linea con il premier e non con il suo segretario, per attutire il colpo provocato dal sì al certificato verde chiede che i tamponi siano validi per 72 ore anziché le 48 attuali. E il governo conclude per il sì, ma solo per i test molecolari.
I tamponi non saranno gratuiti come invece chiedeva il segretario Cgil Maurizio Landini, o meglio lo saranno solo per chi è esentato dalla vaccinazione. Né si parla di obbligo vaccinale, che è l’altra richiesta avanzata dal sindacato Cgil. Il contraccolpo dentro la Cgil è forte, scrive Preziosi.
Dal decreto sparisce l’ipotesi licenziamenti, ma chi non ha il pass e non si presenta al lavoro per cinque giorni consecutivi viene sospeso e resta senza stipendio, e questo almeno fino alla durata dello stato di emergenza e cioè fine anno.
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