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Mimmo Lucano. A una manciata di ore dalle elezioni regionali in Calabria, lui, l’ex sindaco di Riace che ha fatto dell’accoglienza ai migranti la sua battaglia, e che è candidato con Luigi De Magistris, è stato condannato a tredici anni e due mesi di reclusione dai giudici del tribunale di Locri. “Oggi sono morto dentro”, ha detto dopo la sentenza. E ha aggiunto che così si ribalta la realtà, che “una condanna così forse nemmeno a un mafioso”.

Vanessa Ricciardi in prima pagina vi racconta tutti i dettagli della sentenza e la reazione della politica.

Daniela Preziosi accompagna questa cronaca riportandovi dove, come e perché per tutto il mondo Mimmo Lucano è un simbolo positivo mentre qui, nel suo paese, è punito o bersagliato.

E poi Enzo Ciconte sottolinea un punto. Cioè che a Locri è stata scritta una pagina di storia della magistratura perché, anche se a volte i tribunali hanno condannato a pene superiori a quelle prospettate dall’accusa, è la prima volta che un tribunale condanna a una pena doppia rispetto alla richiesta del pm che già a suo tempo era apparsa abnorme. L’entità della pena mostra che i giudici si sono convinti che a Riace Mimmo Lucano abbia messo in piedi una associazione a delinquere dando vita ad una serie di condotte delittuose. Ne emerge la demolizione del sistema di accoglienza di Riace che aveva in Lucano il fulcro.

Ma l’accoglienza non è il frutto della sua “pazzia”. Fa parte della storia della Calabria, dice Ciconte, dell’antica capacità dei calabresi di accogliere gli stranieri, quelli che vengono da altri mondi, i sopravvissuti di un’odissea che li ha spinti a lasciare la propria terra.

Considerate poi che un imputato per mafia, se non ha commesso un omicidio e se chiede il rito abbreviato, di solito viene condannato a sei o sette anni e un trafficante di essere umani responsabile della morte di un numero imprecisato di migranti non arriva a dieci.

Quella a Lucano è una condanna quantomeno sproporzionata, scrive quindi Ciconte, che lancia anche una domanda: perché la sentenza è stata emessa a tre giorni dal voto per il rinnovo del consiglio regionale che vede Lucano candidato capolista?

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