Chi si sentiva vincitore ed è finito giudicato dalla storia. Chi ha ucciso per onore. Chi ha nutrito il suo successo sfruttando le illusioni altrui. Sono questi i protagonisti della nuova stagione di Per questi motivi, il podcast di Domani che racconta i processi che hanno cambiato la storia sociale italiana e i casi in cui distinguere bene e male è più difficile.

Prostituzione, delitto d’onore, tradimento, ma anche partite di calcio vendute, terrorismo e sequestri: casi giudiziari in cui emerge la banalità del male, ma anche come – a ben guardare – esista un chiaroscuro con molte sfumature di grigio tra giusto e sbagliato. È proprio in questo spazio che si annidano i dubbi e le scuse, che giustificano le colpe ma soprattutto mostrano quanto il contesto sociale, il momento storico o semplicemente le passioni umane possano condizionare le scelte personali, ma anche il modo in cui il processo viene condotto.

Così la madame Mary Fiore, l’amante tradita Lidia Cirillo, il maresciallo fascista Rodolfo Graziani o il calciatore anonimo che denunciò di aver venduto una partita sono la perfetta rappresentazione di come esistano varie forme di condanna e come giudicare le azioni altrui sia facile solo sulla carta.

La prima puntata

La prima puntata si intitola “La regina delle squillo” e racconta una storia che comincia a Roma, a inizio anni Sessanta. Nella capitale della Dolce vita, tra piazza Montecitorio e via Veneto, esiste una terra di mezzo che si chiama Jeunesse, “giovinezza”. Qui la signora Mary Fiore e le sue ragazze sono sempre pronte. Basta un colpo di telefono per far aprire le porte del rinomato salone di bellezza, che però è anche centrale per la gestione degli appuntamenti delle squillo più belle della città. Del resto, le luci di Cinecittà attirano aspiranti attrici di belle speranze ma ancora senza successo, disposte a trovare così un’alternativa di guadagno nella speranza di sfondare.

A trovare i clienti ci pensa Mary. Frequenta prime teatrali, cocktail mondani, salotti alla moda frequentati dai ricchi e potenti della città. Qui lei prende contatti coi clienti, pubblicizza i suoi servizi e coltiva la fama delle sue «ragazze da un milione», per cui bisogna essere disposti a pagare cifre da capogiro.

Tutta Roma ha appuntato in agenda il numero del Jeunesse per mezz’ora di «buona consolazione», la chiama Mary Fiore. Una notte di piacere sognando le dive del cinema. Ma solo se ci si può permettere di non badare a spese.

Il fenomeno ha una precisa data di inizio: nel 1958 quando, dopo dieci anni di scontro parlamentare, è finalmente stata approvata la legge Merlin, che ha fatto chiudere le case di tolleranza e introdotto il reato di sfruttamento della prostituzione. L’Italia, infatti, ha una lunga tradizione regolamentista ed è uno dei pochi paesi europei a tollerare ancora ufficialmente la prostituzione.

Senza le case chiuse, però, un mercato si è aperto. Clandestino, certo, ma proprio per questo anche più redditizio. E Mary Fiore ha lo spirito dell’imprenditrice.

È così che, mentre il telefono continua a squillare, Mary Fiore commette la leggerezza di puntare troppo in alto. La Jeunesse viene smantellata, lei finisce a Rebibbia e i giornali scoprono “le signorine un milione”, perché si diceva che così tanto potesse costare una notte con loro, quando lo stipendio d’uno statale non superava le 200mila lire al mese.

Si apre così uno dei primi grandi processi per induzione alla prostituzione, che fa tremare la Roma del potere, illumina il lato oscuro del sogno del cinema e fa scoprire all’opinione pubblica le “squillo”. Mentre le udienze vengono seguite dai giornali, l’Italia è chiamata a interrogarsi: è stato giusto abolire le case chiuse, o ha solo fatto tornare in clandestinità la prostituzione?

Quando esce

Nella prima stagione, nel 2024, avevamo raccontato i processi che hanno portato alla conquista dei diritti, grazie al coraggio di donne e uomini che hanno saputo andare controcorrente. Dai diritti civili alla tutela ambientale, all’uguaglianza sociale, avevamo ricostruito gli scontri d’aula, le conseguenze politiche e l’impatto mediatico dei processi che hanno cambiato l’Italia. Queste puntate sono ancora online e pronte per essere riascoltate.

La nuova stagione invece inizia venerdì 27 giugno e poi uscirà una nuova puntata ogni due settimane, il secondo e il quarto venerdì del mese. Per tutta l’estate accompagneremo i nostri ascoltatori in un viaggio che ancora una volta non racconta solo le vicende dei protagonisti, ma anche l’Italia, passata e presente, con le sue arretratezze e le sue contraddizioni.

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