Foto Roberto Monaldo / LaPresse 26-02-2023 Roma Politica Primarie del Partito Democratico - Comitato Schlein Nella foto Elly Schlein dopo la vittoria 26-02-2023 Rome (Italy) Politics Primary elections of the Democratic Party - Schlein electoral committee In the pic Elly Schlein
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Foto Roberto Monaldo / LaPresse 26-02-2023 Roma Politica Primarie del Partito Democratico - Comitato Schlein Nella foto Elly Schlein dopo la vittoria 26-02-2023 Rome (Italy) Politics Primary elections of the Democratic Party - Schlein electoral committee In the pic Elly Schlein
  • Non è il ritorno di Marx o di Togliatti, la vittoria di Elly Schlein, e neppure la versione italiana di Jeremy Corbyn, che della neo-segretaria potrebbe essere padre.
  • Piuttosto è l'ingresso sulla scena nella parte principale di una generazione della crisi, nata in un contesto collettivo fragile, in cui fare qualcosa insieme, e per di più fare politica, è già in sé una conquista, una reazione al cinismo, al disincanto, alla visibilità e alla realizzazione personalissima del proprio ego.
  • La vittoria di Elly Schlein è arrivata dieci anni dopo la non-vittoria di Bersani. Lei alle primarie, lui alle elezioni vere, tutta un'altra partita, appena poche settimane prima Bersani alle primarie per la premiership aveva battuto Matteo Renzi.

«Non basto io». Non basta Elly. Se qualcuno cerca uno slogan o una traccia per capire come sarà il Partito democratico guidato da Elly Schlein eccolo qui, coniato dalla neo-segretaria nella notte a sorpresa in cui è stata eletta leader del Pd, rovesciando il voto dei circoli, i sondaggi, i pronostici (e forse anche gli auspici) dei media principali, che avevano spedito i loro inviati a Bologna, nel quartier generale di Stefano Bonaccini, lo sconfitto. E invece era evidente, ben prima della vala

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