- L’ex ministro sostiene di aver agito in modo «immediato» sui pestaggi in carcere: in realtà ha atteso mesi prima di richiedere informazioni su quello che era accaduto.
- Non ha fatto svolgere indagini approfondite e al Parlamento ha dato la versione dei fatti degli stessi funzionari accusati di aver depistato le indagini.
- La sua difesa è debole: dice che non era possibile fare più di così, ma in realtà non ci sono regole a impedire indagini e sospensioni di agenti sospettati di gravi comportamenti.