- Costruito quattro anni fa con la promessa di dare «dignità» e «solidarietà» ai lavoratori, è un agglomerato di 70 container esposti al sole a quasi un’ora di cammino dalla città più vicina.
- Fuori dalle sue recinzioni, tra le 20 e le 30 persone dormono all’aperto, tra immondizia e cartoni perché il campo è al completo.
- Attivisti e sindacalisti sostengono che non è una soluzione dignitosa, né una risposta allo sfruttamento, ma tra comune, regione, prefettura e croce rossa, non è chiaro a chi spetti il compito di intervenire.
Il campo “modello” dove i braccianti vivono nell’immondizia
21 luglio 2021 • 15:32Aggiornato, 21 luglio 2021 • 16:18