La pacchia è finita

La Lega dopo il voto: a Matteo Salvini sconfitto alle elezioni resta solo Durigon

LaPresse
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  • Per trovare un largo consenso della Lega Salvini è necessaria una ricerca approfondita comune per comune, seguendo una discesa vertiginosa nella selva dei piccoli municipi. Persino in Calabria i voti totali raccolti alle regionali dalla Lega sono inferiori alle aspettative.
  • Se al sud non gioisce, al nord Salvini non può certo dirsi felice per come siano andati gli scrutini. A Varese, città natale della Lega Nord, il candidato leghista dovrà sfidare al ballottaggio ll sindaco uscente del Pd, Davide Galimberti.
  • Roma e Latina restituiscono una certezza a Salvini: Claudio Durigon è una macchina di consenso, che resiste agli urti, agli scandali, alle figuracce.

Alla fine Matteo Salvini finge di vedere il bicchiere mezzo pieno: «Abbiamo 69 nuovi sindaci», dice con un tono incerto e insolitamente dimesso dopo avere ammesso gli errori nella scelta dei candidati delle grandi città. Lo ribadisce di nuovo nella conferenza stampa convocata d’urgenza per attaccare il metodo Draghi sulla delega fiscale. Il tono è sempre da animale ferito. Cinquanta nuovi primi cittadini leghisti su oltre mille comuni al voto è una percentuale irrisoria, anche per chi è un osti

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