Orbaniani e meloniani d’Europa riescono a salvare i fondi sovrani russi ma spingono così l’opzione del debito di Bruxelles: i 90 miliardi arriveranno sotto forma di prestito a fondo perduto. Flop pubblico per il cancelliere che aveva messo la faccia sull’opzione asset
La notte porta Consiglio: prima dell’alba di venerdì, i capi di stato e di governo hanno trovato un accrocco – quello che Christine Lagarde aveva chiamato «il tipico modo europeo, trovare un accordo pur girandoci intorno» – per poter consegnare all’Ucraina i novanta miliardi promessi. Questo esito era però scontato, a detta dei leader stessi: la vera sfida politica era la modalità in cui quei soldi sarebbero arrivati, ed è su questo che va analizzato e giudicato il vertice. Soluzione pasticciata


