Europa

Draghi mette fretta all’Ue: «Coalizione di volonterosi per un debito comune»

(Draghi e von der Leyen. Foto Epa/Ansa)
(Draghi e von der Leyen. Foto Epa/Ansa)

Da Bruxelles arriva l’ennesima spinta – e stavolta è uno spintone data l’autorevolezza di cui gode l’ex governatore Bce - per smantellare l’Unione come potenza normativa, capace di dare regole su scala globale, e costruire un’Europa-corporation. «Basta barriere. Grande scala, alto rendimento. Project manager al posto dei burocrati»

Da Bruxelles arriva l’ennesima spinta – e stavolta è uno spintone data l’autorevolezza di cui gode Mario Draghi – per smantellare l’Ue come potenza normativa, capace di dare ordinamento e regole su scala globale, e costruire un’Europa-corporation: non più un campo fiorito di piccole e medie imprese, come le italiane, ma una distesa «senza barriere» in cui i giganti possano scorrazzare indisturbati (perché in questa visione – come nel meloniano «non disturbare chi produce» – le regole sono intese

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