L’Europa apre un’indagine su Facebook. Vuole vederci chiaro su come i dati di mezzo miliardo di utenti del social, e della quasi totalità di iscritti italiani, cellulari inclusi, siano finiti alla mercè di chiunque, in un “mega leak” che galleggia in rete. Il tutto all’insaputa di utenti e autorità
- Ad aprire l’inchiesta è il garante per la privacy irlandese, capofila perché l’Irlanda è la sede legale europea di Facebook. Dopo lo scandalo Cambridge Analytica, Mark Zuckerberg è andato in pellegrinaggio davanti all’Europarlamento e al Congresso Usa.
- Ha promesso «responsabilità» e «trasparenza». Ma le promesse non bastano e ora Dublino manda a dire all’azienda: «Siamo dell’opinione che le disposizioni europee sulla privacy potrebbero essere state violate».
- Anzi, di più: «Potrebbero essere tuttora violate». Facebook ha provato a relegare il caso a una vecchia storia, ma il garante non ci sta.