Le assenze e gli errori nel gestire il disastro sull’arcipelago rivelano la fragilità del primo ministro prima ancora che il suo governo sia partito. I tatticismi e le prese di distanza di facciata dal macronismo non bastano a blindare il nuovo governo
Chissà se è stato peggio non esserci ieri, o dichiarare oggi che l’arcipelago Mayotte è territorio extranazionale: quel che è certo è che François Bayrou deve ancora annunciare la sua squadra di governo e già scatena uno scandalo dopo l’altro. Il premier appena designato era convinto di avere in tasca la strategia, e questa strategia comprendeva una esibizione tattica di autonomia da Emmanuel Macron. Ma i tatticismi non bastano, per gestire la complessità della situazione politica. Così basta un



