IL PRESIDENTE DELL’EUROPARLAMENTO

Dalle coalizioni al debito comune, tutti i muri che Sassoli l’europeo ha abbattuto

  • Nel 1989, da giornalista a Berlino, aveva contribuito con la sua martellata a scalfire il muro che divideva l’Europa. Trent’anni dopo, da presidente dell’Europarlamento, ha abbattuto altri muri. 
  • C’è lui dietro la coalizione Ursula e la trasformazione dei Cinque stelle in componente europeista di sistema. Da primo presidente dell’èra pandemica, Sassoli ha svolto un ruolo cruciale per l’approvazione del piano Next generation Eu e per garantire che i lavori potessero proseguire anche a distanza.
  • Sassoli è stato il presidente dei diritti e dello stato di diritto. In un mondo di urlatori ha fatto della sobria fermezza la sua cifra. 

Nel 1989, da giornalista, David Sassoli si trovava a Berlino e aveva contribuito con la sua martellata a scalfire il muro che divideva l’Europa. Trent’anni dopo, da presidente dell’Europarlamento, ha contribuito ad abbattere altri muri.  C’è lui infatti dietro la “coalizione Ursula” – quella capace di tenere insieme gli eurodeputati Pd, FI e M5s che hanno contribuito a eleggere la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – che ha di fatto sancito la trasformazione del Movimen

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