il conte dimezzato

Dopo la scissione  in Europa i 5 Stelle sono invisibili

(Giuseppe Conte a Strasburgo nel 2019. Foto Europarl.)
(Giuseppe Conte a Strasburgo nel 2019. Foto Europarl.)
  • Dopo Roma, anche Strasburgo. Luigi Di Maio porta via due eurodeputate al Movimento 5 Stelle. Daniela Rondinelli e Chiara Maria Gemma si sono sfilate dalla formazione stellata. Non è che l’ennesima sfaldatura di un gruppo che non è neppure un gruppo, visto che è ancora nel limbo dei non iscritti, e che rispetto al 2019 si è ridotto a circa un terzo.
  • Di 14 eurodeputati, oggi ne restano cinque. Una formazione che tre anni poteva rivendicare di essere stata indispensabile per l’elezione di Ursula von der Leyen a presidente di Commissione, oggi si conta sulle dita di una mano. Alla riduzione numerica si combina anche lo spaesamento sul percorso politico.
  • Già Beppe Grillo aveva guidato il Movimento verso la schizofrenia politica, passando dal matrimonio con l’euroscettico Nigel Farage ai tentativi di accordo con il liberale federalista Guy Verhofstadt. Poi, più di recente, il patto coi socialdemocratici è finito nel congelatore. Oggi la formazione è ridotta a un terzo, e se troverà una casa politica in Europa, visti i numeri poco determinanti, è più corretto dire che ne verrà assorbita.

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