Mario Draghi nel suo rapporto privilegia l’intelligenza artificiale come ambito di ricerca su cui l’Europa dovrebbe puntare. Ma ci sono dei rischi: il tessuto produttivo europeo non è simile a quello statunitense
Siamo all’inizio del 2000 e meno di 400 milioni di persone nel mondo ha accesso a internet. La rivoluzione digitale però sta prendendo piede e a marzo, nella capitale del Portogallo, il Consiglio europeo elabora un piano per affrontare la bassa produttività e la stagnazione economica. L’intento della “Strategia di Lisbona” è rendere l’Europa, entro il 2010, la più competitiva e dinamica economia del mondo, basata sulla conoscenza. Per realizzare la knowledge-based economy, due anni più tardi, a



