Europa

Draghi vanta un credito in Germania: Merkel gli deve la salvezza dell’euro

I timori per gli «abissi della politica italiana» portano i tedeschi a perdonare il banchiere che ha imposto la filosofia anti-austerità decisiva per il futuro dell’eurozona. E la cancelliera ne è ben consapevole: resta l’angoscia per un possibile governo Meloni-Salvini

  • «Sono stati anni difficili e con decisioni controverse. Draghi è stato un presidente di grande autorevolezza, ma ha innescato un dibattito sulle competenze della Banca centrale europea e i problemi di quei paesi affetti da elevato debito pubblico e bassa crescita non sono stati risolti», dice Clemens Fuest.
  • L’opposizione a Draghi allora aveva ragioni economiche ma anche culturali: «I tedeschi sono fissati per le soluzioni giuridiche: non accettano che il mandato della Bce sia messo in discussione.
  • «Certamente la frase di Draghi non è piaciuta a molti risparmiatori. Ma ha dovuto tenere insieme l’eurozona, che all’epoca era attraversata da profonde divisioni che erano state sottovalutate all’epoca della fondazione dell’Unione.

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