Europa

Effetto pandemia: l’Europa va verso una Unione della salute

(La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Foto LaPresse)
(La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Foto LaPresse)

Perché l’Europa non ha risposto subito in modo efficace alla crisi sanitaria? Al di là degli slogan di Bruxelles, una Unione della salute degna di questo nome deve intervenire alla radice del problema

  • Quando gli stati hanno adottato misure unilaterali nella speranza di contenere i contagi, le misure si sono mostrate inefficaci e controproducenti. Per proteggere la salute pubblica serve l’Unione.
  • Ce n’è, di materia, per una politica di salute pubblica europea. Ma per ora è un ventaglio di regole sparse. Von der Leyen dice di volere una EU Health Union. 
  • Il punto è che serve un progetto davvero ambizioso, che spinga i settori sanitari nazionali a convergere fra loro,riducendo le diseguaglianze, e contribuendo a costruire una infrastruttura sanitaria paneuropea utile per future emergenze.

La risposta europea a Covid-19 ha rivelato una verità scomoda. Nonostante l’Unione europea si sia occupata in modo crescente di salute pubblica in ogni sua politica – che si tratti di quella agricola, della sicurezza, della protezione dei consumatori –, essa non può intervenire direttamente per salvare le vite delle persone, neppure in una situazione di emergenza. Solamente gli stati membri sono titolati a farlo. La fallibilità degli stati Eppure, quando questi stessi stati hanno adottato misure

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