Europa

La fine dell’illusionista Macron: una toppa su un vestito logoro

Era arrivato per rilanciare l'idea che fosse la moderazione, il centro politico. Veniva dalla Francia delle passioni forti. È stato l'illusione di una normalità esportabile, ma ci ha messo del suo nella scrittura della parabola discendente. Ha preferito essere il presidente dei ricchi senza capire le masse impaurite dalla globalizzazione. Così il populismo è risorto trovando nell'estremismo il terreno adatto

Nella Quinta Repubblica le elezioni legislative erano sempre state poco più che un “di cui” delle presidenziali. E le tre coabitazioni precedenti (Mitterrand-Chirac; Mitterrand-Balladour; Chirac-Jospin), frutto dello sfasamento delle consultazioni, si sono dipanate nel segno di un rapporto cordiale tra primo ministro ed Eliseo, anche per il sacrale rispetto della figura del presidente, una sorta di monarca repubblicano nella percezione dei francesi che lo eleggono direttamente. Per scongiurare c

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