Il presidente vuole spaccare la sinistra puntando su chi non intende allearsi con Mélenchon. E la “convocazione” dell’ex premier Bernard Cazeneuve fa parte di questa stessa strategia
Cinquanta giorni dopo le elezioni legislative, complice anche la lunga tregua olimpica, la Francia non ha ancora un governo. Fatto senza precedenti nella V Repubblica, esito di una duplice volontà: la resistenza di Emmanuel Macron a dare l’incarico a un premier espressione del Nuovo fronte popolare, formazione di maggioranza relativa dopo l’infuocato luglio; la decisione dello stesso inquilino dell’Eliseo di provare a spezzare quella stessa maggioranza e dare vita a un esecutivo, politico o tecn



