- Con il rimpasto di governo dello scorso 16 settembre, Boris Johnson ha messo definitivamente le mani sul partito e ha gettato le basi per la prossima campagna elettorale, nel 2024.
- O si tratta di un gesto disperato per ricompattare un esecutivo sotto pressione dall’inizio dell’estate fra Brexit e crisi in Afghanistan, oppure siamo di fronte all’ennesimo balzo in avanti del post-populismo di Boris Johnson.
- Ormai boriosamente xenofobo e neo-nazionalista, impiombato insieme dal patriottismo del vaccino e dall’anacronistica visione di una presunta Global Britain che puzza di neo-imperialismo, il Johnsonismo forse è questo: uno stile fatto di continui annunci, improvvisato e verticalizzato sul capo. Vi ricorda qualcosa?
Gran Bretagna, la mutazione post-populista di Boris Johnson
17 settembre 2021 • 16:27Aggiornato, 17 settembre 2021 • 16:45