Nuovo giorno di guerra in Ucraina. La presenza della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dell’Alto rappresentante per gli Affari esteri, Josep Borrell, a Kiev potrebbe dare un segnale nell’ambito delle trattative, ancora in stallo.

Cosa c’è da sapere: 

  • A Kramatorsk è stata attaccata con due missili la stazione centrale, gremita di civili in fuga dalle province orientali ucraine. Sono morte 39 persone e ferite oltre un centinaio. 
  • L’Onu ha sospeso la Russia dal Consiglio di sicurezza. I voti contrari sono stati 24. 
  • I russi hanno iniziato ad ammettere che il loro esercito ha subito gravi perdite. 
  • I servizi segreti tedeschi hanno intercettato comunicazioni radio delle truppe russe in cui i soldati discutevano tra di loro di atrocità che avevano commesso sovrapponibili a quel che è successo a Bucha. Questo contraddirebbe le tesi del Cremlino, che ha ripetutamente negato la responsabilità dei russi.
  • La Finlandia sembra sempre più vicina a presentare la domanda d’ingresso nella Nato. Secondo il ministro degli Esteri di Helsinki la decisione potrebbe arrivare già nelle prossime settimane. 
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19.01 – Secondo la presidente della Commissione europea l’Ucraina entrerà nell’Unione europea a breve. Ursula von der Leyen lo ha detto durante la conferenza stampa successiva all’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, consegnandogli le domande necessarie per la prossima fase dell’adesione all’Unione europea. 


17.50 – Nella sua visita a Kiev, l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha annunciato il lancio di «un progetto del valore di 7,5 milioni di euro a sostegno della raccolta di dati sulle persone scomparse».


17.19 – «Qui è successo l'inimmaginabile». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante la sua visita a Bucha. alle porte di Kiev. Qui, ha detto, «abbiamo visto il volto crudele dell'esercito di Putin, l'incoscienza e la freddezza con cui hanno occupato questa città». A Bucha, ha aggiunto, «l'umanità è andata in frantumi».

 

Intanto, l’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Ue ha annunciato che l'Unione europea riporta il suo ambasciatore nella capitale ucraina Kiev.


17.04 – «Stiamo cercando di mandare le armi che sono utili. I successi degli ucraini dimostrano che abbiamo mandato le armi giuste» ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Londra rispondendo a una domanda sul motivo per cui ha preso tempo invece di inviare i carri armati di alto livello che gli chiedono di inviare i suoi alleati di governo. Per quanto riguarda l’indipendenza della Germania, Scholz ha spiegato che Berlino ha bisogno di ulteriore tempo per costruire le infrastrutture necessarie per fare uso di gas proveniente da altre fonti che non siano la Russia. 


16.53 – Il Regno Unito invierà all'Ucraina 100 milioni di sterline di equipaggiamento militare di alto livello e altri missili anticarro e antiaereo. Lo ha annunciato il premier britannico, Boris Johnson, in conferenza stampa a Londra. «Credo che Putin abbia già provveduto alla escalation» ha detto Johnson. «Tutto quello che stiamo cercando di fare è consentire agli ucraini di difendersi. Penso che bisogna sempre valutare cosa può essere utile agli ucraini ma il limite è che non c’è intenzione di entrare in un confronto diretto tra i nostri paesi e Vladimir Putin». 


16.25 – La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è recata a Bucha, in Ucraina, luogo in cui si sono svolte le atrocità svelate dalla ritirata dei russi. 


16.16 – La Bbc e il New York Times hanno confermato che un video in cui si vedono delle truppe con un nastro gialloblu al braccio torturare quelli che appaiono come soldati russi è effettivamente stato registrato a nord di Dmytrivka. Nel video, rilanciato anche dal Guardian, si vedono morti per terra almeno tre uomini in mimetica, di cui uno con una ferita alla testa e le mani legate dietro la schiena. I prigionieri hanno al braccio il nastro bianco, identificativo dei soldati russi.

Un quarto respira a fatica con una giacca che gli copre la testa. «È ancora vivo. Riprendi questi ladri. Guarda, è ancora vivo, annaspa» dice un uomo nel video in russo. Poi, un soldato gli spara in testa due volte e, quando continua a muoversi, gli spara di nuovo. Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha detto di conoscere il video e che «i fatti saranno sicuramente approfonditi».

Gli esperti della Bbc hanno tentato di fare paragoni biometrici sulle facce di uno degli uomini che appaiono nel video. Hanno avuto un riscontro con un georgiano vicino alle forze ucraine, ma non c’è stata ancora una conferma definitiva. Si sentirebbe anche la parola «Gruziny», che significa georgiano in russo. 

 


15.54 – «Se mentre ci sono le trattative si vedono immagini del genere, di missili lanciati su donne e bambini, e' ovvio che le trattative si allungano». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in collegamento con la trasmissione di Rete 4 Diario di Guerra. «Dobbiamo aspettarci una guerra lunga», ha aggiunto Di Maio.


15.19 – L’agenzia internazionale Ap ha effettuato un approfondito fact checking che smentisce la ricostruzione russa della distruzione dell’ospedale di Mariupol. Secondo quanto ricostruito, è inverosimile che la distruzione possa essere avvenuta per mano degli ucraini, soprattutto per il fatto che le tracce delle esplosioni sono più simili a quelle che lascia dietro di sé un attacco aereo.

Secondo la propaganda del Cremlino, l’attacco era stato inscenato dalle forze ucraine grazie all’uso di attrici. Le fonti russe hanno anche indicato l’ospedale come nascondiglio di combattenti del battaglione Azov.


15.01 – Russia e Ucraina vogliono tenere nuovi colloqui in Turchia nonostante le immagini dei civili uccisi a Bucha abbiano portato il processo negoziale a uno stallo. Lo ha dichiarato un alto funzionario turco. «Russia e Ucraina sono desiderose di parlare di nuovo in Turchia, ma restano lontane da un accordo su un testo comune», ha detto ai giornalisti il funzionario, in forma anonima.


14.53 – Non sarà discusso lunedì, durante il Consiglio Affari esteri, il divieto di importare petrolio dalla Russia. La misura, che viene già tirata in ballo da diverso tempo, era stata evocata negli ultimi giorni anche dall’Alto rappresentante Josep Borrell, che aveva annunciato che se ne sarebbe parlato lunedì prossimo a Lussemburgo. Non ci sarebbe infatti l’unanimità necessaria.


14.25 – «L'attacco missilistico di questa mattina alla stazione usata per evacuare civili in Ucraina è spregevole. Sono sconvolta e offrirò personalmente le mie condoglianze al presidente Zelensky. I miei pensieri vanno alle famiglie delle vittime». A scriverlo in un tweet, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. 


13.23 – Dopo l'embargo imposto dall'Unione europea sull'importazione di carbone russo, il Cremlino ha avvertito che i volumi del suo export saranno reindirizzati verso mercati alternativi. «Naturalmente, il carbone è ancora una merce molto richiesta. I flussi di carbone che l'Europa rifiuta di consumare, saranno riorientati verso mercati alternativi», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, alla stampa.


12.33 – Sono 39, inclusi 4 bambini, le vittime dell'attacco russo alla stazione di Kramatorsk. È quanto riporta il servizio di sicurezza dell'Ucraina citato da Ukrainska Pravda. «Per ogni vita uccisa, la Russia risponderà davanti alla legge», afferma Kiev.


 12.23 – «Gli asset congelati nell'Ue» dalle sanzioni alla Russia in risposta alla guerra in Ucraina «ammontano a un valore di quasi 30 miliardi di euro». Le sanzioni riguardano «elicotteri, beni immobiliari e barche», inoltre «circa 196 miliardi di transazioni sono state bloccate ai sensi delle sanzioni» adottate dall'Ue. Lo ha annunciato Christian Wigand, portavoce della Commissione europea, nel briefing quotidiano con la stampa.


12.22 – Il ministero della Difesa russo ha negato il coinvolgimento nell'attacco alla stazione di Kramatorsk e ha riferito che sul sito sono stati trovati frammenti del missile tochka-U, che viene utilizzato dalle forze armate dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia russa Tass.


12.20 – Il rappresentante del comando operativo meridionale ha riferito che nell'attacco a Odessa ci sono state vittime. «Cari residenti di Odessa e residenti del sud dell'Ucraina, di notte, dal territorio della penisola di Crimea, il nemico ha lanciato un attacco missilistico con tre missili nella regione di Odessa. Due edifici sono stati danneggiati, purtroppo ci sono vittime», si legge nel messaggio inviato sul canale Telegram.


12.01 – «È orribile vedere che la Russia ha colpito una delle principali stazioni usate dai civili che evacuano la regione dove Mosca sta intensificando il suo attacco. È necessario agire: più sanzioni alla Russia e più armi all'Ucraina sono in arrivo dall'Ue: il quinto pacchetto di sanzioni Ue è stato appena approvato». Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.


11.36 – È salito a 35 morti, secondo quanto riferito da un soccorritore, il bilancio dell'attacco missilistico alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, nell'Ucraina orientale, che veniva utilizzata per l'evacuazione dei civili. I giornalisti dell'Afp sul posto hanno visto almeno 20 corpi raggruppati e coperti da teli di plastica vicino alla stazione. Secondo le ferrovie ucraine, la stazione è stata colpita da due razzi.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha parlato di «malvagità senza limiti» a proposito dell'attacco. «Stanno distruggendo in modo cinico la popolazione civile», ha dichiarato. «Questa è una malvagità che non ha limiti. E, se non viene punita, non si fermerà».


11.10 – L’Ue ha approvato il quinto pacchetto di sanzioni. Saranno sanzionate 18 entità e 217 persone, tra cui le figlie di Putin, Katerina Tikhonova e Mariya Vorontsova. Dal 22 febbraio, sono stati oggetto di sanzioni 898 individui e 32 entità. Nella nuova lista sono inclusi tutti i 179 membri dei cosiddetti “governi” e “parlamenti” di Donetsk e Luhansk. In totale, dal 2014 sono state sanzionate 1.091 persone e 80 entità.


10.49 – Secondo le informazioni delle ferrovie ucraine, oltre trenta persone sono morte e più di cento ferite a causa dei due missili russi che hanno colpito la stazione di Kramatorsk che gli ucraini stanno utilizzando per evacuare le aree nell’est del paese dove i combattimenti sono più intensi.


10.42 – Il governatore ucraino di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, afferma che migliaia di civili erano alla stazione di Kramatorsk cercando di spostarsi in aree più sicure dell'Ucraina: si teme che decine di civili siano rimasti uccisi o feriti nell'attacco missilistico russo che si è verificato.


10.06 – Tra le prime delegazioni diplomatiche a rientrare a Kiev sarebbero quelle dei paesi baltici. Una parte del personale delle ambasciate, temporaneamente spostate a Lviv sarebbero già tornate in sede. Secondo le informazioni delle autorità ucraine sarebbe rientrato l’ambasciatore lituano Valdemaras Sarapinas, mentre quello lettone, Ilgvars Klava, starebbe per raggiungere i suoi colleghi, così come il suo omologo estone, Kaimo Kuusk. 


9.56 – C’è attesa per l’arrivo a Kiev della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’Alto rappresentante per gli affari esteri Josep Borrell.


9.50 – Secondo quanto riferisce Politico, il cancelliere tedesco Olaf Scholz sta temporeggiando sull’invio di ceno carri armati di fascia alta a Kiev. La fornitura era stata pesantemente incoraggiata dai suoi alleati di governo, che adesso assistono con frustrazione al temporeggiamento in attesa di «una posizione comune con gli alleati occidentali sull’argomento». 


9.46 – È in programma per mercoledì prossimo un collegamento video con la vicepremier ucraina al Senato. «La vice premier Ucraina Olha Stefanishyna ha dato la sua disponibilità per un collegamento video con il Senato: la data più probabile per l'audizione sarà mercoledì 13 alle 14.30» ha detto Donatella Conzatti.


9.42 – Pesanti bombardamenti hanno colpito per tutta la notte il Donbass, nell'est dell'Ucraina. Le sirene hanno risuonato di continuo facendo correre nei rifugi la popolazione della città di Slavyansk. Lo riferisce l'inviato della Bbc Joe Inwood.


9.08 – In un’intervista al Messaggero, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha detto che l’Italia sta promuovendo una conferenza di pace sull’Ucraina ed è pronta a fare da garante. «La nostra ambasciata tornerà presto a Kiev» ha detto il ministro, spiegando che la Farnesina sta lavorandao anche per aumentare i corridoi umanitari. «Non ci sono veti allo stop al gas russo, ma bisogna sostenere imprese e famiglie» ha detto, rilanciando la sua proposta di fissare un tetto al prezzo del gas a livello europeo.


9.07- L'esercito ucraino controlla l'intera regione di Sumy, nel nordest del paese. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell'amministrazione militare della zona, Dimitro Zhyvytskyy.

Intanto, sono stati identificati 163 residenti locali uccisi dalle forze russe: è un numero pari a circa la metà dei corpi trovati in città. Lo ha annunciato il sindaco di Bucha Anatoly Fedoruk.

Nelle ultime ore poi dei missili russi hanno colpito alcune infrastrutture ad Odessa: lo hanno reso noto le autorità cittadine, senza fornire ulteriori dettagli su eventuali vittime o danni. I missili sarebbero stati lanciati dalle unità navali russe nel Mar Nero.

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