Con una frase secca, «l’euro è irreversibile», il premier sgombra il campo da ogni dubbio: non importa che Matteo Salvini e la Lega, componente di governo, si siano tramutati in europeisti o meno. Questo esecutivo lo sarà, con fermezza. Ma il sostegno di Draghi all’Ue non è un assegno in bianco
- Con poche scudisciate Draghi chiarisce le regole del gioco: quando lui non si esprime ma lo fanno i leader di partito - Salvini martedì ha detto: «L’euro irreversibile? Solo la morte lo è» - il suo silenzio non acconsente.
- Il premier disinnesca la retorica sovranista, e pur sottolineando «l’orgoglio» di essere italiani, dice che laddove la sovranità nazionale è debole, va condivisa. La recessione è debolezza.
- L’appoggio di Draghi all’Ue non è un assegno in bianco: si schiera fra chi vorrebbe reiterare il modello del Recovery e rivendica un posto al tavolo delle decisioni con Francia e Germania.