Tra le tante cose che sono cambiate in modo quasi inspiegabile in questo strano anno c’è anche il significato della parola tedesca Querdenker. Un Querdenker fino a pochi mesi fa era una persona che, soprattutto nel contesto accademico, la pensa diversamente dalla narrativa dominante, che pensa “laterale” (“quer” significa appunto questo, ndr), ma nel senso buono del termine. Il termine indicava una persona che usa la propria testa in maniera indipendente e diversamente dagli altri proponendo tesi che nel migliore dei casi nessun altro sarebbe in grado di elaborare e che sono talmente illuminanti e creative che tutti si toccano la fronte e dicono: «Ma forse ha ragione!» Purtroppo, il bel verbo querdenken in lingua tedesca è diventato inutilizzabile. 

Le origini

L’organizzazione „Querdenken“ nasce ad aprile a Stoccarda. Nei mesi successivi gli organizzatori danno vita a manifestazioni contro le misure imposte dal governo tedesco. Ci vuole tempo per capire chi fa parte del mix inatteso di persone che ha risposto all’appello, in maniera pacifica con canti e balli, ma anche con blocchi di strada, insulti, provocazioni, tutto questo - ovviamente - spesso senza mascherine.

I manifestanti accusano la cancelliera Angela Merkel e il suo ministro della Salute Jens Spahn, minacciano i virologi più importanti e gli epidemiologi del Robert Koch-Institut. A manifestazioni come quelle a Berlino, Monaco e Lipsia, questo ormai si è capito, hanno partecipato negazionisti, complottisti, esoterici e No-Vax, ma ci sono state anche infiltrazioni neo-naziste, nostalgici del Reich e simpatizzanti dell’Afd, il partito estremista di destra tedesco. Altre persone invece non appartengono a nessuno di questi gruppi, se non a quello che crede in un Dio. Infatti, sui titoli dei quotidiano tedeschi recentemente si sono viste foto di uomini e spesso anche donne dei Querdenker che tengono un crocifisso in mano. Come per esorcizzare il maligno. 

Jürgen Fliege ha 73 anni, è un pastore evangelico emerito e un volto abbastanza conosciuto in Germania. Dal 1994 al 2005 ha condotto il talk show Fliege, andato in onda di pomeriggio sull’Ard, il primo canale pubblico tedesco, nel quale incarnava una specie di guida spirituale per un pubblico anziano.

Negli anni successivi Fliege è stato criticato per diverse dichiarazioni controverse, ma soprattutto nel 2011 per aver fatto pubblicità per prodotti esoterici. Oggi vive in Baviera ed è un Querdenker. Al telefono, alla domanda come sta passando le giornate di questo lockdown, dice che lavora molto in giardino, dove ha, tra le altre cose, piantato patate. È lì che traspare chiaramente l’opinione di Jürgen Fliege: «Le patate dicono di non conoscere il Covid». Fliege non nega l’esistenza del virus e sostiene che non sia tutta colpa di Merkel. La domanda, per una persona spirituale come lui, dice Fliege, è un’altra: «Qual è il messaggio che ci vuole dare Dio?»

La rivolge anche ai Querdenker. È successo anche il primo novembre, quando anziché mille persone, come concesso dalle autorità, se ne sono radunate quasi 2.000 sulla Theresienwiese di Monaco, allestita con crocifissi e bare con bandiere tedesche. L’organizzazione dei Querdenker ha quindi provato a ingannare le autorità con un trucco e pubblicizzato la manifestazione come una messa all’aperto. Guarda caso sul palco c’era pure un pastore: Fliege.

Molti suoi ex colleghi si sono indignati. La Chiesa, dice Fliege, ha una carica profetica che deve dare risposte: «Il profeta è una figura biblica che critica il regno e il potere». Fliege si sarebbe aspettato più supporto dai suoi ex colleghi nelle chiese e insiste che ora questa sia la sua missione, «anche se non è facile, perché anche un profeta ha paura a dire la propria opinione», dice. Fliege, come molti Querdenker, crede in una sapienza che va al di là di quello che c’è scritto nei giornali, crede in un mondo che va salvato ed è forse anche per questo che i Querdenker e qualche religioso vanno d’accordo.

La predica

«Non abbiate paura!» ,è il suo appello. Lo ha ripetuto anche a settembre, sempre sulla Theresienwiese. Chiede alle persone di farsi forza e cita Mahatma Gandhi, Martin Luther King, Rosa Luxemburg. Parla seriamente? «Lo so che sono dei grandi nomi», dice Fliege al telefono, «ma li possiamo invocare come invochiamo i santi». E ancora: «Non sono pazzo. La religione ha una forza, cioè la consolazione. Consolare una persona significa dire: non sei solo. Tu non sei pazzo, perché io ti sono accanto».

Peccato però che a molti sembra una pazzia chiamare in causa Gandhi, King e Luxemburg davanti a un gruppo di persone tra i quali ci sono rappresentanti di estrema destra. Il 9 dicembre i servizi segreti interni (Verfassungsschutz) fanno sapere che guarderanno con molta attenzione al gruppo Querdenken di Monaco per verificare eventuali infiltrazioni estremiste. Fliege su questo dice che le due organizzazioni, quella dei negazionisti e quella dei neonazisti, sono cose diverse, e che sul palco di Monaco lui stesso ha sentito gli organizzatori chiedere di mettere da parte tutte le bandiere. Ciononostante, la stampa tedesca avrebbe dato del pazzo a Fliege. 

Ma Fliege non si fida più dei media e li considera bugiardi: «Accendo la televisione e ogni sera vedo la stessa merda», dice. Il canale per cui ha lavorato tanti anni, l’Ard, secondo Fliege, avrebbe paura del governo, «come un bambino ha paura di essere sgridato». 

Secondo Fliege, invece, altre persone, che non guardano la televisione, non hanno paura del virus, ma dell’abolizione della Costituzione. Intanto, la settimana scorsa, i primi ospedali in Germania hanno fatto sapere che le terapie intensive sono quasi al collasso e il settimanale Die Zeit si domanda se qualche città nei Land orientali, come per esempio Zittau, dove la situazione è già difficile, possa rischiare di diventare una “Bergamo tedesca“.

Il numero dei contagi in Germania, come in molti altri paesi europei, è il più alto dall’inizio della pandemia. Come è possibile festeggiare un Natale in queste condizioni? Fliege dice che rimarrà in famiglia, «anche se il governo tedesco non lo permette», sua moglie suonerà il pianoforte e lui leggerà il Vangelo. E insieme non avranno paura.

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