Jürgen Fliege, un teologo ex volto noto della televisione pubblica tedesca, è diventato uno dei rappresentanti principali dei Querdenker, i no-mask tedeschi. Dice di sentirsi un profeta, crede in un mondo che va salvato ed è forse anche per questo che i Querdenker e qualche religioso vanno d’accordo
- Fliege non nega l’esistenza del virus e sostiene che non sia tutta colpa di Merkel. La domanda, per una persona spirituale come lui, dice Fliege, è un’altra: «Qual è il messaggio che ci vuole dare Dio?»
- Molti suoi ex colleghi si sono indignati. La Chiesa, dice Fliege, ha una carica profetica che deve dare risposte: «Il profeta è una figura biblica che critica il regno e il potere».
- Ma Fliege non si fida più dei media e li considera bugiardi: «Accendo la televisione e ogni sera vedo la stessa merda», dice.
Tra le tante cose che sono cambiate in modo quasi inspiegabile in questo strano anno c’è anche il significato della parola tedesca Querdenker. Un Querdenker fino a pochi mesi fa era una persona che, soprattutto nel contesto accademico, la pensa diversamente dalla narrativa dominante, che pensa “laterale” (“quer” significa appunto questo, ndr), ma nel senso buono del termine. Il termine indicava una persona che usa la propria testa in maniera indipendente e diversamente dagli altri proponendo tes



