Europa

Il vaccino riunifica l’Europa che il virus aveva spaccato

(Claudia Alivernini, la prima a essere vaccinata in Italia. Foto LaPresse)
(Claudia Alivernini, la prima a essere vaccinata in Italia. Foto LaPresse)

A inizio pandemia c’erano i blocchi alle esportazioni di materiale sanitario e il tentativo di gestire la crisi su base nazionale, la soluzione invece è comune: oggi via alle iniezioni in tutta l’Unione

  • Il 27 dicembre è un giorno di speranza per tutta Europa. La scelta di una giornata comune per cominciare le vaccinazioni serve a guarire l’Europa non solo da Covid-19 ma anche dai fallimenti precedenti.
  • «Ora siamo tutti più europei», dice Bruxelles. Al di là dei simboli, rimangono alcune differenze, tra chi comincia prima, chi riceve più dosi e a chi vengono distribuite.
  • È possibile ora sperare che il vaccino sia “liberato”, che sia per tutti? Von der Leyen ad aprile parlò di «bene universale»; idea poi abbandonata. Ma c’è una iniziativa dei cittadini europei per il vaccino “bene comune”.

Per continuare a leggere questo articolo