Europa

Il viaggio di Giorgia Meloni in Polonia da Morawiecki è un esercizio di equilibrismo

(Morawiecki e Meloni insieme a Varsavia a febbraio. Foto governo polacco)
(Morawiecki e Meloni insieme a Varsavia a febbraio. Foto governo polacco)
  • L’unica cosa da non dimenticare nella valigia per Varsavia è la corda da funambola. L’incontro con Morawiecki, il premier polacco espressione del Pis, partner di Fratelli d’Italia nei conservatori europei, rappresenta per Meloni soprattutto un esercizio di equilibrismo. 
  • La premier sa bene che gli ultraconservatori del Pis sono al momento indigeribili per i popolari, coi quali lei dialoga. L’ipotesi che possa essere Fratelli d’Italia a staccarsi da Ecr – ipotesi caldeggiata già mesi fa dagli emissari del leader popolare Weber – «è una fregnaccia», dice a Domani Nicola Procaccini, il meloniano capogruppo dei conservatori in Ue. 
  • La pantomima degli screzi in tema migranti all’ultimo Consiglio europeo non va letta come una rottura tra Meloni e Morawiecki, ma racconta piuttosto come la premier sta ridisegnando il suo ruolo in Europa: il ruolo è appunto quello – chiave – di interpolazione tra i popolari e la destra estrema. Il fatto che a febbraio Morawiecki avesse accolto Meloni con una mappa della terra di mezzo appare profetico: solo finché è nel mezzo, la leader governa i processi.

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