- Marine Le Pen alla fine è rimasta in Francia a far piovere slogan su «ordine e sicurezza». E Matteo Salvini ha ripiegato su una videoconferenza, dopo giorni di annunci sull’arrivo dell’alleata a Roma. Ma la sua vera delusione è un’altra: non importa quanto si dimeni, la politica europea insegna che due isolamenti messi insieme non fanno una compagnia.
- In vista delle europee, l’asse politico slitta sempre più a destra; ma a dettare direzione e perimetro delle alleanze sono altri. Per quanto Le Pen si impegni a normalizzare l’estrema destra in Francia, e Salvini provi a fare altrettanto con il sovranismo in Europa, i due sembrano condannati al purgatorio della subalternità, almeno per ora.
- I fuochi d’artificio sparati dal leader leghista nelle scorse settimane vanno letti come un tentativo disperato di recuperare protagonismo. Alla Lega in Ue lo ha strappato Giorgia Meloni: quando non era ancora premier, e gli equilibri le erano sfavorevoli, ha boicottato il “gruppone delle destre” e si è garantita il lasciapassare dei popolari.
In Europa Salvini e Le Pen sono bloccati nel purgatorio dei subalterni
03 luglio 2023 • 19:21Aggiornato, 03 luglio 2023 • 21:17