- Il matrimonio politico tra Carlo Calenda e Matteo Renzi verrà presto celebrato anche a livello europeo, e perciò il leader di Azione segue alla lettera i precetti matrimoniali: nella buona e nella cattiva sorte. «Garantisco anche per i renziani», ha detto varcando la soglia dell’Auditorium della Conciliazione, dove si stavano radunando i maggiorenti del Pde, una delle anime della famiglia liberale di Renew, quando gli è piombata addosso la domanda sui voti finiti a La Russa.
- Renzi imbarazzi non ne mostra: sul caso nega coinvolgimenti. Ma nei suoi ragionamenti si concede frasi a tratti sibilline: «L’alleanza a sostegno di Meloni è claudicante. Vedrete, avranno molti problemi. Io e Carlo saremo l’opposizione intelligente».
- Stéphane Séjourné, il presidente di Renew Europe, giura che «mai faremo una coalizione con la destra estrema», e include Meloni nella categoria. In realtà sia a livello europeo che nazionale i cordoni sanitari verso la destra non sono rigidi come un tempo. E anzi, dietro lo slogan della lotta ai «bipopulismi» si cela il vero competitor da demonizzare, la sinistra. Vale sia per i macroniani che per il terzo polo nostrano.
La fusione tra Renzi e Calenda punta sulla maggioranza zoppa
14 ottobre 2022 • 20:17