reportage da edimburgo

La Scozia europeista vuole l’indipendenza ma si ritrova in una trappola

(Nicola Sturgeon. Foto AP)
(Nicola Sturgeon. Foto AP)
  • Il 23 novembre la Corte suprema ha detto che un nuovo referendum per l’indipendenza non sarebbe legittimo, dunque la prima ministra Nicola Sturgeon passa al contrattacco
  • Questa storia è fatta di distanze, tradimenti e paradossi. La distanza è quella tra una Londra dell’austerità e una Edimburgo che sogna la socialdemocrazia. Il tradimento è anche quello di Bruxelles, che nel 2014 ha detto: se lasciate Londra non tornerete nell’Ue
  • Dopo aver subìto i paradossi di Londra, ora gli scozzesi hanno maturato i propri. L’Snp, che aveva rimpiazzato la logora egemonia laburista scozzese, sta diventando il logoro egemone

Voleva restare in Europa, e le è toccata Brexit. Voleva l’indipendenza dalla Londra conservatrice, ma un verdetto pronunciato dalla Corte suprema il 23 novembre frena un nuovo referendum. È la storia della Scozia, o almeno di una buona parte di scozzesi che si sente in trappola. «La sensazione è quella di non avere scelta», si sfoga Lynzi Leroy, che anche oggi rinnova a vuoto la sua fede indipendentista, tra le mura di una chiesa sconsacrata di Edimburgo, il Tron Kirk Market, che Leroy ha trasf

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