l’inchiesta europea

La sorveglianza di massa di Frontex scavalca ogni regola

(Attivisti protestano contro Frontex e la linea anti-migranti di Salvini al porto di Catania nel 2018. Foto LaPresse)
(Attivisti protestano contro Frontex e la linea anti-migranti di Salvini al porto di Catania nel 2018. Foto LaPresse)
  • Scandagliare i social media, frugare su internet, analizzare dati sensibili, orientamento sessuale e persino codice genetico. Il grande fratello europeo raccoglie e analizza dati personali di migranti e rifugiati lungo le frontiere europee.
  • Pur di approvare questo controverso programma, PeDRA, sia Frontex che la Commissione europea hanno scelto deliberatamente di ignorare l’allerta delle autorità europee per la privacy.
  • I documenti interni ottenuti da Domani mostrano come sono state aggirate le regole, e il garante, europei. Questo capitolo della nostra inchiesta sulla sorveglianza europea vede Domani partner di Der Spiegel, Reporters United e Balkan Investigative Reporting Project. 

Lo scorso novembre, quando Hervé Yves Caniard entra nell’ampia sala conferenze al quattordicesimo piano del quartier generale di Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere, gli occhi dell’opinione pubblica internazionale sono puntati sull’ennesima crisi lungo un confine europeo. A poche ore di macchina da Varsavia, dove ha sede l’agenzia, centinaia di persone sfidano un inverno anticipato per attraversare la frontiera militarizzata tra Bielorussa e Polonia.  Pochi giorni prim

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