Scholz rivendica il ruolo di cancelliere, sottolinea i guadagni elettorali della Spd e il crollo della Cdu rispetto alle ultime elezioni. Ma la partita per la coalizione è appena all’inizio e la disfatta socialdemocratica a Berlino getta nella disperazione i leader locali
- I disastrosi exit poll per la città di Berlino abbattono l’atmosfera dei socialdemocratici della capitale.
- Anche il pareggio proiettato fra Cdu e Spd preoccupano, anche se i primi spogli sembrano suggerire un lieve vantaggio socialdemocratico.
- Neanche il discroso del candidato Olaf Scholz sembra ravvivare l’atmosfera: troppe incertezze per un candidato poco amato dalla base.
La coda per entrare alla festa elettorale del Spd berlinese è lunga, lunghissima. Gli avventori sono uno spaccato del partito, almeno nella capitale. Giovani, anziani, uomini d’affari, bianchi, afrotedeschi, famiglie. Qualcuno nella coda esclama «Siamo di nuovo una Volkspartei!», un partito interclassista. Funzionari di partito fanno su e giù per la fila, preoccupati che stia per arrivare fino alla fermata del treno suburbano. Ma è una preoccupazione che forse in pochi si aspettavano fino a s



