- Assieme al quadro geopolitico cambia anche la percezione collettiva. Negli Usa ad esempio, dicono i dati del Pew Research Center, fino a cinque anni fa la Russia era percepita come «il più grande pericolo». Oggi la maggior parte degli americani percepisce Mosca come un «competitor» più che «un nemico».
- Anche in Europa le cose cambiano: diversamente dal 2014, ora la crisi ucraina è percepita a tutti gli effetti come europea. «Gli europei considerano una invasione russa dell’Ucraina come un attacco all’ordine di sicurezza europeo», dicono Ivan Krastev e Mark Leonard commentando i dati Ecfr.
- L’indagine copre il nostro paese, Francia, Germania, Finlandia, Romania, Polonia e Svezia. Per gli intervistati la guerra in Europa non è più qualcosa di impensabile e «all’aggressione russa bisogna rispondere». Sugli effetti che la crisi può scatenare, e la disponibilità a pagarne i costi, le sfumature cambiano in base ai paesi. E in Italia, in base ai partiti.
L’Europa è davvero unita solo nell’idea che la crisi dell’Ucraina la riguardi
22 febbraio 2022 • 17:57Aggiornato, 22 febbraio 2022 • 18:56