Il 9 maggio è la festa dell’Europa, ma per gli europeisti c’è poco da festeggiare: la riforma dei trattati è boicottata. L’Ue si espande per via emergenziale, e ci rimette la democrazia
Quella del 2023 è una festa dell’Europa in bilico, e non solo perché si colloca nel mezzo, tra la conferenza sul futuro dell’anno scorso, e le elezioni europee di quello venturo. È proprio l’impianto europeo, la sua cifra politica, a essere in una fase di passaggio che deve metterci in allerta. Le riforme per ridurre il deficit democratico e far avanzare l’integrazione politica europea sono state boicottate e poi affossate. In parallelo, l’apparato Ue conquista nuovi ambiti a colpi di proced



