- La Francia che rivendica un suo protagonismo, la Germania che sconta il suo egoismo, e un’Europa che da quest’attrito esce senza baricentro: questa è la realtà europea attuale.
- Non bisogna farsi ingannare dalle dichiarazioni rasserenanti esibite da Macron e Scholz dopo il loro bilaterale parigino: in realtà il clima è surreale almeno quanto il quadro di Miró che appare sullo sfondo nella loro foto.
- A far esplodere le divergenze, al punto da rinviare Fontainebleau, sono stati interessi divergenti su dossier molto concreti. Ma il punto – e il motivo di maggior allerta in ottica europea – è che a non coincidere sono anche le visioni dei due leader. Gas, prezzi, debito, armi, Ucraina, Cina: ecco cosa li divide.
La Francia che rivendica un suo protagonismo, la Germania che sconta il suo egoismo, e un’Europa che da quest’attrito tra paesi fondatori esce senza baricentro: questa è la realtà europea attuale. Non bisogna farsi ingannare dalle dichiarazioni rasserenanti esibite da Emmanuel Macron e Olaf Scholz dopo il loro incontro parigino di questo mercoledì. In realtà il clima tra i due paesi fondatori d’Europa è surreale almeno quanto quel quadro di Joan Miró che appare sullo sfondo nella fotografia



