la guerra del petrolio

L’Unione europea tenta i giochi di prestigio sull’embargo con Mosca

(Il cancelliere tedesco Scholz con Ursula von der Leyen, che ha annunciato l’embargo dal petrolio quasi un mese fa.\\u00A0Foto AP)
(Il cancelliere tedesco Scholz con Ursula von der Leyen, che ha annunciato l’embargo dal petrolio quasi un mese fa. Foto AP)
  • Questo lunedì i capi di stato e di governo riuniti per il Consiglio europeo vedranno apparire su uno schermo Volodymyr Zelensky. La guerra in Ucraina è al centro del dibattito politico europeo, ma fare fronte comune sta diventando a tratti un esercizio dialettico.
  • L’Europa è a tre sfumature. C’è chi vuole rompere con la dipendenza dalla Russia. C’è chi invece frena: in testa, il premier ungherese, che usa il suo potere di veto con vari obiettivi, non per ultimo il rapporto con Mosca. Basti pensare che nel suo nuovo governo fanno capolino personaggi legati a aziende russe sanzionate. E c’è persino chi, tra i paesi che ancora non sono nell’Ue, ma che sono candidati a entrarvi, si mette d’accordo per avere più gas da Putin. È il caso del presidente serbo Aleksandar Vucic.
  • L’Europa in balìa dei distinguo fa a sua volta delle distinzioni: magari si può fare un embargo solo sulle petroliere, e risparmiare gli oleodotti. Magari si può aggiungere qualche eccezione ad hoc per convincere i recalcitranti. Mentre l’Ue tenta un faticoso compromesso, dall’altra parte il Cremlino lavora per trovare nuovi compratori al petrolio di Mosca.

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