Europa

Non ci sarà nessuna direttiva europea sul lavoro di piattaforma

Francia, Germania, Grecia ed Estonia hanno fatto sfumare la possibilità di una direttiva che garantisse tutele ai lavoratori della gig economy. Una normativa che avrebbe dato a milioni di lavoratori e lavoratrici la possibilità di vedersi riconoscere una posizione di subordinazione nei confronti delle piattaforme tecnologiche

A distanza di poco più di tre mesi dalle elezioni per il Parlamento europeo di giugno, l’ultimo accordo raggiunto a fatica per regolare il settore della gig economy è definitivamente sfumato. Venerdì 16 febbraio un blocco minoritario di stati formato da Francia, Germania, Grecia ed Estonia ha scritto la parola fine alla direttiva europea sul lavoro di piattaforma di cui si è iniziato a discutere per la prima volta nel dicembre 2021. La Francia ha votato contro, gli altri stati si sono astenuti.

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