l’indagine della Österreichischer Rundfunk

C’è un futuro per le “Rai” dell’Europa. Bisognerebbe solo capire quale

La Orf, Österreichischer Rundfunk (la “Rai” austriaca) ha selezionato uno stuolo di esperti incaricandoli di scrivere come vedono il “Futuro del servizio pubblico mediale nella Unione europea”. L’insieme dei 27 si suddivide in quattro gruppi. La nostra televisione pubblica sta nel più numeroso, costituito dai servizi usati come strumento di governo. A loro occorre guardare nei mesi che mancano alla scadenza dell’8 agosto 2025, quando queste imprese “oggetto” dovrebbero conquistare lo status di soggetti

La Orf, Österreichischer Rundfunk (la “Rai” austriaca) ha selezionato uno stuolo di esperti incaricandoli di scrivere come vedono il “Futuro del servizio pubblico mediale nella Unione europea”. Ogni stato è stato così affidato alle cure analitiche di un autore e la complessiva chiave di lettura è quella dell’allarme per gli esiti della digitalizzazione che «da trasformazione è divenuta destrutturazione massiccia dell’economia dei media e della loro stessa percezione». Mentre i giornalisti dei se

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