Europa

Parte la sfida Ue alla legge anti lgbt di Orbán. Ma Meloni sfila via l’Italia

  • È partita la grande iniziativa europea per fermare la legge anti lgbt del premier ungherese Viktor Orbán. Una sfida legale alla quale prende parte, oltre a Bruxelles, anche più della metà degli stati membri dell’Ue. Si è convinta la Germania, ha aderito la Francia. E l’Italia? L’Italia invece non partecipa.
  • Da quando Giorgia Meloni è al potere, le posizioni assunte dal governo Draghi sul fronte dei diritti sono state spudoratamente sconfessate. Qui pare non accorgersene quasi nessuno – pure tra i media – eppure visto da fuori il passo indietro è evidente.
  • L’attivista per i diritti lgbt Rémy Bonny ricorda il recente assalto alle famiglie arcobaleno da parte del governo italiano, e non ha dubbi che l’Italia «stia facendo un passo indietro: solo pochi mesi fa, con il governo precedente, l’Italia aveva firmato le dichiarazioni contro la legge di Orbán. Ora invece si sta orbanizzando a sua volta».

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