Con la sconfitta dei socialisti il paese va verso un governo di minoranza con un partito ultraliberale, che sarà strutturalmente debole. Regge (per ora) il cordone sanitario all’estrema destra di Chega, terza forza politica con cui i conservatori non hanno davvero trattato
Il presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa l’aveva già annunciato nel suo ultimo discorso alla nazione: a cinquant’anni dalla fine della dittatura di Salazar, con le elezioni di domenica inizia una nuova era per la democrazia portoghese. Sono finiti, infatti, i tempi del bipartitismo, già messi in crisi nel 2015 dal primo governo di coalizione della storia democratica del Portogallo. Alle elezioni, infatti, nessuno dei due principali partiti portoghesi - il Partito Sociali



