L’immediata rimozione di Fabrice Leggeri, il direttore di Frontex è la prima richiesta, ma si comincia a delineare anche quella delle dimissioni della commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, qualora ciò non accadesse. Questo quanto si legge nelle note degli europarlamentari che arrivano dopo le inchieste internazionali a cui ha cooperato Domani che hanno dimostrato come Frontex, l’agenzia per le frontiere europee abbia coordinato la guardia costiera libica per mettere in atto i respingimenti dei migranti

I verdi

«Non serve un nuovo patto su asilo e migrazione per proteggere i diritti umani. Serve un’Unione europea che non calpesti più i propri valori e le proprie regole», hanno scritto i Verdi europei. «Frontex sta violando il diritto internazionale. Ancora una volta, il direttore esecutivo Fabrice Leggeri ha mentito al Parlamento europeo. Frontex è direttamente responsabile del rimpatrio delle persone nei campi disumani in Libia, inclusa l'accettazione di operazioni mortali da parte della Guardia costiera libica. Solo la scorsa settimana, 130 persone sono morte nel Mediterraneo dopo che né libici né stati dell’Ue hanno inviato navi per salvarli per due giorni. Al momento, stiamo assistendo a una complicità senza precedenti tra milizie, Frontex e Stati dell'Ue, in cui i crimini più duri rimangono impuniti».

Nel mirino anche i fondi concessi dall’Europa: «La Commissione paga, coordina Frontex, e la Libia lascia annegare e imprigiona. A quanto pare i nostri governi preferiscono che le persone muoiano piuttosto che raggiungere l’Europa vive. Potrebbero finanziare una missione di salvataggio in mare domani e avviare una procedura di infrazione contro Frontex».

I Progressives

Il vice presidente dei Progressives, Ismail Ertug, ha chiesto che Leggeri vada a rispondere di quanto accaduto in tribunale: «Ecco perché abbiamo bloccato i fondi a #Frontex. Quello era l'unico modo per fare pressione su Frontex. Leggeri deve andare a rispondere in tribunale di quanto accaduto».

Izquiera Unida

«È giunto il momento per la Commissione europea - presente nel consiglio di amministrazione di Frontex - di reagire e chiedere l’allontanamento di Leggeri». E se non lo fa, «forse è il commissario Ylva Johansson che deve cominciare a pensare alle dimissioni». A parlare questa volta è l’europarlamentare Sira Rego portavoce di Izquierda Unida.

«Il consorzio giornalistico Lighthouse Reports, in collaborazione con Der Spiegel, Libération, ARD, Domani e Trow, ha svolto un’indagine che dimostrerebbe la partecipazione attiva di Frontex alle operazioni congiunte con le guardie costiere libiche nel Mediterraneo centrale per impedire l’arrivo di navi con migranti e rifugiati sulle coste europee – si legge nel comunicato – tale coordinamento è dimostrato attraverso il contatto diretto tra Frontex e le navi libiche nei gruppi e nelle e-mail di WhatsApp. Secondo le indagini, la presenza delle squadre di Frontex è costante e attestano la scomparsa di almeno 91 persone in queste operazioni per omissione di soccorso». Il testo si conclude con la richiesta di dimissioni del capo di Frontex perché è chiaro che «l’Agenzia sia fuori controllo e che operi impunemente, violando ogni tipo di legislazione, che ometta il dovere di soccorso e che qualcuno debba assumersi la propria responsabilità politica».

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