È il nono giorno dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Domani segue la giornata con una diretta costantemente aggiornata.

Cosa c’è da sapere:

  • Nella notte le truppe russe hanno ingaggiato un lungo combattimento con quelle ucraine poste a difesa della centrale nucleare a sei reattori di Zaporizhya, nell'oblast di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, che rifornisce quasi meta' dell'energia nucleare Ucraina provocando l'incendio di una delle sei unità. I pompieri non riuscivano ad accedere alla centrale perché "sotto tiro" da parte delle forze russe. Dopo due ore il portavoce della centrale ha fatto sapere che alla fine i pompieri hanno potuto raggiungere l'impianto e spento l'incendio, ma secondo il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, se la centrale fosse esplosa sarebbe stato «dieci volte peggio di Chernobyl». Secondo Mosca, sarebbero state le truppe ucraine a tentare una provocazione sul territorio adiacente alla centrale.
  • Le autorità russe hanno limitato l'accesso ai siti di quattro media indipendenti, inclusa la Bbc, rafforzando il loro già stretto controllo sulle informazioni. È stato limitato l'accesso ai siti delle edizioni in lingua russa della Bbc e della radio e televisione internazionale tedesca Deutsche Welle, il sito indipendente Meduza e Radio Svoboda, la filiale russa di RFE/RL, media finanziato dal Congresso degli Stati Uniti.
  • Il nuovo round di colloqui diretti Ucraina-Russia nei boschi di Brest tra Russia e Ucraina si è chiuso con un nulla di fatto, se non per l'unico accordo sull'apertura di corridoi umanitari per evacuare i civili.

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20:55 – La Russia mette al bando Twitter e Facebook

Fonti di stampa russe riferiscono che dopo il ban di Facebook, la Russia ha anche messo al bando il social network Twitter.

20:00 –  Si conclude la giornata diplomatica

La giornata della diplomazia si conclude con il G7 che minaccia nuove sanzioni contro la Russia e la Bielorussia, in linea con il Consiglio degli Affari esteri dell’Ue che ha valutato se escludere altre banche russe dal sistema di pagamenti Swift. I leader del G7 hanno condannato nuovamente l’invasione russa e accolto favorevolmente l’interesse della Corte penale internazionale la possibilità di aprire un’indagine per crimini di guerra contro la Russia.

18:48 – Circa 100 persone sotto le macerie a Borodyanka

I bombardamenti russi continuano a movimentare i soccorsi ucraini in tutto il paese. Secondo il servizio di emergenza nazionale, sotto le macerie di alcune case nella città di Borodyanka ci potrebbero essere 100 persone che stanno cercando di salvare. Un’operazione complicata visto che al loro arrivo i soccorsi sarebbero stati ostacolati dalle truppe russe.

18:31 – La Russia ha il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia

L’ambasciatore russo alle Nazioni unite, ha detto di fronte al Consiglio di sicurezza che i russi hanno preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia dopo gli scontri avvenuti la scorsa sera.

17:37 – I dati del Viminale sui profughi ucraini arrivati in Italia

Secondo il ministro dell’Interno sono 9.058 i cittadini ucraini arrivati in Italia dall’inizio del conflitto scoppiato lo scorso 24 febbraio. Tra questi si contano: 4.484 donne, 1.041 uomini e 3.533 minori che hanno raggiunto quattro principali città italiane (Roma, Milano, Bologna e Napoli).

17:25 –  La Bbc sospende temporaneamente il servizio dei suoi giornalisti in Russia

Il noto media britannico ha sospeso momentaneamente il lavoro di tutti i suoi giornalisti e dello staff tecnico presente in Russia. La scelta arriva dopo che il parlamento russo ha approvato una nuova legge che vieta la formazione di fake news. Un reato punibile con multe o pene detentive. «Questa legislazione sembra criminalizzare il processo di giornalismo indipendente. Non ci lascia altra opzione che sospendere temporaneamente il lavoro di tutti i giornalisti di Bbc News e del loro staff di supporto all'interno della Federazione Russa mentre valutiamo le piene implicazioni di questo sgradito sviluppo. Il nostro servizio Bbc News in russo continuerà ad operare dall’esterno della Russia», ha detto il direttore generale Tim Davie.


16:49 – Blinken ribadisce sostegno ai suoi alleati europei

Il segretario di Stato Antony Blinken presente a Bruxelles ha detto: «Siamo di fronte a quella che è la guerra scelta dal presidente Putin: non provocata, ingiustificata, e una guerra che sta avendo conseguenze orribili, orribili per persone reali. Per le madri, i padri. Per i bambini. Vediamo le immagini in TV, e questo deve finire». Blinken ha anche ribadito il suo sostegno per fermare la guerra di Putin: «Siamo impegnati a fare tutto il possibile per farlo smettere. Quindi il coordinamento tra di noi è vitale».


16:30 – A Mariupol è crisi umanitaria

Il sindaco della città di Mariupol, Vadym Boychenko, ha chiesto corridoi umanitari per evacuare la popolazione civile. In città manca l’acqua, l’elettricità e i viveri sono sempre di meno dopo il pesante attacco inflitto dalle truppe russe. La città è stata epicentro di un intenso conflitto nei giorni scorsi e si trova vicino al distretto di Donetsk in mano ai separatisti filorussi.


15:55 – Smentite le dichiarazioni russe secondo cui Zelensky sia scappato in Polonia

«Gli occupanti hanno diffuso un altro falso dicendo che il presidente Volodymyr Zelensky ha lasciato il Paese. Non è vero, il presidente è a Kiev con la sua gente», riferisce il canale televisivo del parlamento ucraino. Questa mattina da Mosca avevano riferito che il presidente ucraino aveva lasciato il paese per trovare rifugio in Polonia.


15:53 – Le Nazioni unite pubblicano nuovi dati sui morti civili

Secondo l’Ufficio dei diritti umani delle Nazioni unite sono 331 le vittime civili dall’inizio della guerra in Ucraina, di cui 19 sono minori. Sono invece 675 i feriti.


15:49 –  Scholz telefona a Vladimir Putin

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto al presidente russo, Vladimir Putin, di sospendere la guerra in Ucraina e consentire gli aiuti umanitari, soprattutto per evacuare i civili. Il presidente russo ha palesato la possibilità di un terzo incontro di negoziati nel week end, dopo i primi due che si sono tenuti questa settimana.


15:29 – bloccati i conti di 223 oligarchi in Svizzera

La Svizzera ha congelato i conti di 223 oligarchi considerati vicini a Vladimir Putin e coinvolti direttamente o indirettamente con le loro società nel conflitto in Ucraina. 


15:02 – Aggiornamento delle vittime nell’attacco a Cherhihiv di ieri

Secondo quanto riportano le istituzioni sanitari ucraine sono 47 le vittime nell’attacco a Cherhihiv di ieri. Sono 38 uomini e 9 donne, mentre sono state 18 le persone soccorse.


14:57 – Continua l’esodo dei rifugiati ucraini

Secondo le ultime stime delle Nazioni unite ben 1,2 milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina da quando è scoppiata la guerra lo scorso 24 febbraio. Tra di questi circa 500mila sarebbero minori secondo l’Unhcr.


14:40 – Il rischio di default della Russia è al 67 per cento

Si abbassano le stime del rischio default per la Russia. Secondo fonti di mercato si attesta al 67 per cento, i rischi aumentato per il settore privato e per alcuni istituti di credito. A soffrire è anche la Sberbank, una delle banche più importanti del paese colpita dalle sanzioni approvate negli ultimi giorni.


14:00 –  La conferenza del Segretario generale della Nato

Jens Stoltenberg ha detto in conferenza stampa che non sarà istituita una no fly zone in Ucraina e non saranno inviate truppe Nato sul territorio per intervenire contro la Russia. «Questa è la peggiore aggressione militare da decenni, con città, scuole, ospedali, edifici residenziali bombardati, attacchi alle centrali nucleare. I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morti e più distruzione», ha detto il Segretario generale al termine del vertice straordinario dei ministri degli Esteri Nato. «Non siamo parte di questo conflitto e abbiamo la responsabilità di non farlo espandere oltre l’Ucraina», ha detto Stoltenberg.

A protestor calls for on NATO to enforce a no-fly zone over the Ukraine during a demonstration in Paris, France, Saturday, Feb. 26, 2022. (AP Photo/Peter Dejong)

13:25 – Nessuna fuga radioattiva dalla centrale Zaporizhya

«I sistemi di sicurezza dei sei reattori della centrale non sono stati colpiti e non c'è stato rilascio di materiale radioattivo. I sistemi di monitoraggio delle radiazioni nel sito sono pienamente funzionali», ha confermato il capo della International atomic energy agency (Iaea) Rafael Grossi.


13:23 – Il Consiglio dei diritti umani dell’Onu vota la condanna di violazioni diritti umani da parte della Russia

Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite ha votato a larga maggioranza una risoluzione che condanna le presunte violazioni dei diritti da parte della Russia in Ucraina e istituisce una commissione d'inchiesta per aprire un’inchiesta. Sono 13 gli astenuti e 2 i contrari (Eritrea e Russia).


13:13 – La Corte penale internazionale potrebbe indagare su presunti crimini di guerra commessi dalla Russia

«C’è una base ragionevole per ritenere che siano stati commessi sia presunti crimini di guerra, sia crimini contro l’umanità», ha detto uno dei giudici istruttori della Corte riguardo all’indagine sulla Russia.


12:57 –  Riepilogo delle banche russe colpite dalle sanzioni

Il Bofit, istituto per le economie emergenti appartenente alla banca finlandese, ha pubblicato una tabella per fare ordine sulle banche russe implicate nelle ultime sanzioni.

Il Bofit si occupa di analizzare lo sviluppo economico di Russia e Cina e condurre ricerche economiche. Circa l’80 per cento del settore bancario russo è stato colpito dalle sanzioni.


12:49 –  Putin chiede di non imporre nuove restrizioni

«Non ci sono cattive intenzioni verso i nostri vicini. Vorrei anche consigliare loro di non aggravare la situazione, di non introdurre alcuna restrizione. Noi rispettiamo tutti i nostri obblighi e continueremo a farlo», ha detto il presidente russo Vladimir Putin.


12:00 – La Bbc spiega come accedere al proprio sito nel dark web

Fin dall’inizio questa è una guerra che si combatte anche a livello mediatico. Per rafforzare la sua propaganda la Russia ha deciso di bloccare l’accesso al sito della Bbc. La nota testata giornalistica ha rilasciato le istruzioni su come accedere ai suoi contenuti tramite il dark web per chi vive in Russia e Ucraina.


10.45 – Secondo il direttore della Aiea è stata «violata l’integrità fisica della centrale di Zaporizhya», ma non i sistemi di sicurezza. Non ci sarebbe stata dunque nessuna fuoriuscita di materiale radioattivo. Il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, ha annunciato che è anche pronto a recarsi a Chernobyl «appena possibile». Il direttore propone a russi ed ucraini di recarsi a Chernobyl per assicurare che tutte le parti concordino di preservare gli impianti nucleari. «Ho indicato sia alla Federazione russa che all'Ucraina la mia disponibilità a viaggiare a Chernboyl il prima possibile in modo che i sette pilastri cruciali non siano mai compromessi».


10.20 – La Russia sta usando «armi severamente vietate dalla Convenzione di Ginevra, ci sono numerose perdite civili. È importante attivare il meccanismo di Mosca e avviare una missione per indagare su eventuali crimini di guerra commessi in Ucraina». Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell arrivando al vertice dei ministri degli Esteri della Nato.


9.50 – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, condanna l’attacco scellerato da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo rende noto palazzo Chigi. «Un attacco contro la sicurezza di tutti» si legge.


9.30 – Il segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken ha detto che «il governo russo e coloro che lo aiutano dovranno rispondere delle loro responsabilità» in una telefonata con il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba nella quale ha espresso il cordoglio a nome degli Stati Uniti «per coloro che sono stati uccisi a causa dell'aggressione della Russia da terra, da mare e dall'aria». Stamattina è prevista una riunione ministeriale Esteri dell’Alleanza atlantica.

Intanto, la Duma ha approvato una legge che prevede pene detentive fino a 15 anni di carcere per chi «intenzionalmente» diffonde «informazioni false» sulle forze armate russe. Previsti anche fino a cinque anni di carcere per chi invita a manifestare contro la Russia.


9.00 – Continua la fuga delle aziende occidentali dalla Russia. Dopo Apple, Exxon Mobil, Shell e Bp anche Intel, Accenture, Spotify e Ikea hanno deciso di lasciare il paese. Airbnb ha sospeso le attività. Google ha sospeso la vendita di spazi pubblicitari in Russia.

Kiev ha assicurato in mattinata che non c’è stata nessuna fuga di radiazioni dalla centrale. «Il personale continua a lavorare», «monitora lo stato delle unità di potenza e ne garantisce il funzionamento». Lo ha comunicato l'Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare dell'Ucraina in una nota.

Nel frattempo, un attacco aereo russo ha distrutto la centrale elettrica di Okhtyrka, lasciando la città Ucraina senza riscaldamento o elettricità. «Stiamo cercando di capire come portare le persone fuori dalla città con urgenza perché nel giro di un giorno i condomini si trasformeranno in una fredda trappola di pietra senza acqua, luce ed elettricità», ha detto il presidente della regione Dmytro Zhyvytsky su Telegram.

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