Si apre il dodicesimo giorno di guerra in Ucraina. Domani segue gli sviluppi delle trattative diplomatiche e degli scontri sul campo con una diretta costantemente aggiornata. 

Cosa c’è da sapere:

  • Dopo una notte di bombardamenti sempre più intensi sulle città ucraine, questa mattina Mosca ha annunciato per le 10 russe (le 8 italiane) un cessate il fuoco per consentire l’apertura dei corridoi umanitari. 
  • Sono terminati i colloqui di pace in Bielorussia tra Russia e Ucraina. Nessun accordo è stato raggiunto, ma i consiglieri del presidente ucraino parlano di progressi sull’introduzione di corridoi umanitari.
  • L’offensiva russa secondo le forze armate ucraine si starebbe concentrando soprattutto sull’accerchiamento di Kiev, ma le truppe di Mosca starebbero stringendo sempre i più anche le città di Kharkiv, Chernihiv, Sumy e Mykolayiv .
  • Nelle ultime ore il presidente Volodymyr Zelensky si è rivolto di nuovo al paese in un video in cui ha annunciato vendetta nei confronti di «tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra». 
  • Il prezzo di un barile di Brent ha sfiorato ieri i 140 dollari, vicino al record assoluto di 147,50 dollari raggiunto nel 2008. Poco dopo l'apertura degli scambi elettronici, l'indice è schizzato a 139,13 dollari, per poi scendere a 130,45 dollari, con un aumento del 10,44 per cento.

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18.40 – Sono terminati i colloqui di pace in Bielorussia tra Russia e Ucraina. Nessun accordo è stato raggiunto, ma i consiglieri del presidente ucraino parlano di progressi sull’introduzione di corridoi umanitari.


16:42 – Un uomo è stato fermato dalla polizia irlandese dopo che con il suo camion si è schiatato contro il cancello dell’ambasciata russa a Dublino.


15:50 – L’Organizzazione mondiale della sanità lancia l’allarme sul rischio di aumento della mortalità per via delle malattie comuni come quelle cardiovascolari, il diabete e i tumori, visto l’interruzione dei servizi sanitari. «La continuità delle cure è una delle sfide maggiori per i pazienti che necessitano di assistenza a lungo termine, compresi quelli con necessità di farmaci a lungo termine per il trattamento di condizioni croniche», scrive l’Oms in un comunicato. Per questo bisogna continuare a garantire l’assistenza sanitaria ai soggetti più a rischio. Lungo il confine oltre a viveri e indumenti le ong stanno cercando di raccogliere medicinali, mentre diversi profughi, soprattutto minori, hanno trovato accoglienza in strutture ospedaliere in altri paesi. A Torino, lo scorso sabato sono arrivati all’ospedale Regina Margherita 14 bambini oncologici a cui sono state riservate le cure necessarie.


14:37 – «Chi si aspetta una soluzione diplomatica in poco tempo non ha capito la guerra. I tempi della diplomazia non sono i tempi delle bombeA, ha detto il ministro degli Esteri Lugi Di Maio intervenendo al programma “Oggi è un altro giorno” di Rai uno. «Dobbiamo essere molto chiari. Questa guerra non si risolve con una guerra più grande ma con la diplomazia, siamo impegnati con tutta la comunità internazionale per portare al tavolo Putin e fare in modo che si arrivi ad una soluzione pacifica, questo si fa continuando a colpire con le sanzioni».


14:20 – La Russia accusa l’Ucraina di bloccare i corridoi umanitari. Dal Cremlino dicono che «i nazionalisti presenti nelle città continuano a tenere in ostaggio i civili» e che questo si tratta di un crimine di guerra.


13:35 – Il premier ungherese Viktor Orban ha firmato un decreto che vieta il trasferimento delle armi in Ucraina attraverso il territorio ungherese.


13:18 – Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha detto alla Reuters che la guerra finirà nel momento in cui Kiev cessi di difendersi: «Stiamo davvero finendo la demilitarizzazione dell'Ucraina. La finiremo. Ma la cosa principale è che l’Ucraina cessi la sua azione militare. Dovrebbero fermare la loro azione militare e allora nessuno sparerà». Questo significa che dal tavolo delle trattative il discorso della militarizzazione del paese potrebbe venire meno, ci hanno pensato i bombardamenti russi a indebolire le capacità militari dell’Ucraina.

«Dovrebbero fare degli emendamenti alla loro costituzione secondo i quali l’Ucraina rifiuterebbe qualsiasi obiettivo di entrare in qualsiasi blocco. Abbiamo anche parlato di come dovrebbero riconoscere che la Crimea è territorio russo e che devono riconoscere che Donetsk e Lugansk sono stati indipendenti. E questo è tutto. Si fermerà in un momento», ha detto Peskov alla Reuters.


12:57 – La Russia si prepara a lasciare internet globale già a partire dal prossimo 11 marzo, isolando le sue comunicazioni interne e quelle globali. Il Cremlino sta studiando un piano da mettere a punto per trasferire tutte le trasmissioni, connessioni ai server e la gestione dei domini interni su una rete parallela, la intranet nazionale Rucom.


12:47 – Dopo un fine settimana complicato per i corridoi umanitari, iniziano le evacuazioni a Irpin. Circa 2mila persone hanno lasciato la città dopo l’assedio dei giorni scorsi. Nella giornata di ieri, sempre a Irpin un attacco russo contro un check point ha ucciso almeno tre civili.


12.00 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio pubblica la foto di «un’intera famiglia sterminata dall’esercito russo a Irpin» e chiede che al tavolo delle trattative tra Ucraina e Russia siedano anche «uno o più attori internazionali, facendo prevalere il dialogo». Di Maio torna a condannare anche «la ferocia del governo russo che viene condannata dall’intera comunità internazionale». 


11.25 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato che l’Italia è al lavoro per ridurre la sua dipendenza dal gas russo. «L'Italia è al lavoro per ridurre in tempi rapidi la sua dipendenza dal gas russo. Sabato ho sentito al telefono l'emiro del Qatar, Al Thani, con cui ho discusso in particolare di come rafforzare la cooperazione energetica tra i nostri paesi. Voglio ringraziare il ministro Cingolani - che è qui con me oggi - e il ministro Di Maio per il loro impegno su questo fronte. Discuteremo di questo e altri temi anche nel vertice informale di giovedì e venerdì a Versailles».

Il premier incontra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha spiegato che durante il confronto si parlerà anche di un nuovo pacchetto di sanzioni da comminare alla Russia. «È essenziale mantenere l'unità per affrontare tutte le conseguenze che questa crisi avrà sull'Ue come l'accoglienza dei rifugiati, la tutela della sicurezza energetica per cittadini e imprese» ha aggiunto Draghi.

Fonti di palazzo Chigi hanno anche anticipato che stasera il presidente del Consiglio si sentirà telefonicamente col cancelliere tedesco Olaf Scholz, mentre mercoledì il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, sarà a Roma per incontrare Draghi.


10.35 – Il governo ucraino rifiuta i corridoi umanitari verso Russia e Bielorussia annunciati da Mosca. Lo riferiscono Afp e Bfmtv. 


10.00 – Cinque milioni di ucraini lasceranno il loro paese se i bombardamenti russi sull'Ucraina continueranno, ha avvertito oggi l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, spiegando che l'Europa deve prepararsi per l'arrivo dei profughi. «Dobbiamo prepararci ad accogliere circa cinque milioni di persone... Dobbiamo mobilitare tutte le risorse dell'Ue per aiutare quei paesi che accolgono persone. Avremo bisogno di più scuole, più centri di accoglienza, più di tutto» ha spiegato.


9.45 – Matteo Salvini oggi dovrebbe essere a Varsavia prima di dirigersi al confine ucraino, come aveva annunciato di voler fare già nei giorni scorsi. Sono arrivati nella capitale polacca anche tre parlamentari delegati dell’Osce, Paolo Grimoldi (Lega), Massimo Malegni (Forza Italia) e Niccolò Invidia (M5s). 


9.30 – Secondo quanto emerge dai piani pubblicati da Mosca, i corridoi umanitari annunciati sono diretti per lo più verso Russia e Bielorussia. Il corridoio dalla capitale Kiev porta verso la Bielorussia, mentre per Kharkiv c'è un solo corridoio verso la Russia. Il corridoio da Mariupol porta alla città russa di Rosto-on-Don, vicino al confine con l'Ucraina, mentre da Sumy ci sono due corridoi, uno verso altre città dell'Ucraina e l'altro verso la Russia. Secondo Kiev, la soluzione proposta di Mosca è «immorale». 

Intanto, il prezzo del gas in Europa balza al suo nuovo massimo storico. Ad Amsterdam il prezzo si infiamma a 300 euro al Mwh, con un rialzo del 54 per cento.              


9.00 – Le autorità ucraine hanno annunciato di aver recuperato dal controllo russo la città di Chuhuiv, nella parte orientale del paese. L’esercito russo avrebbe «subito pesanti perdite nel personale e nelle attrezzature». Lo riporta il Guardian online, precisando di non aver potuto verificare questa notizia.

C’è forte attenzione nei confronti del posizionamento della Cina, che ha annunciato di essere pronta ad avere un «ruolo costruttivo» nella crisi e lavorare per una «necessaria mediazione». Così il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che ha però anche ribadito che le relazioni tra Pechino e Mosca sono «solide come una roccia». Ieri il primo ministro australiano Scott Morrison si era rivolto esplicitamente a Pechino: «Il mondo ascolta da molto tempo le parole della Cina sul suo impegno per la pace globale e il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale. Spetta alla Cina, in questo punto cardine della storia, dimostrare che queste sono più che semplici parole». 



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