Europa

Gli studenti serbi protestano contro Vucic, mentre i servizi spiano gli attivisti

Le proteste contro il governo a Belgrado (foto Epa)
Le proteste contro il governo a Belgrado (foto Epa)

Ogni giorno con proteste in tutta la Serbia si chiede giustizia per le 15 persone morte nel disastro di Novi Sad. Il presidente accusa «attori stranieri», mentre l’intelligence mette sotto controllo i telefoni degli attivisti

In Serbia nelle aule delle università, lungo le strade che circondano gli atenei, non si fa più lezione. Non si studia, non si sostegno esami, non si insegna: si marcia. L’ora più buia per il governo Vucic scocca quasi ogni giorno alle undici e cinquantadue minuti: è il momento esatto in cui, il primo novembre scorso, è collassato il tetto della stazione di Novi Sad su quindici persone che hanno perso la vita. È il momento esatto in cui, da allora, scoccano quotidianamente proteste, scioperi, co

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