il presidente

Serbia. Un anno dopo la tragedia di Novi Sad, il potere di Vučić traballa

Oltre all’onda inarrestata di proteste, a rendere ancor più precaria la posizione del presidente è la mossa dell’amico Trump, che ha ‘scongelato’ le sanzioni contro la compagnia petrolifera serba Nis. Anche l’Ue, finora restia a pronunciare parole nette di condanna, inizia a battere un colpo

A un anno dalla tragedia di Novi Sad, Aleksandar Vučić mostra i primi segni di cedimento. L’uomo forte della Serbia ha teso una mano ai manifestanti, promettendo di indire elezioni anticipate, una delle principali richieste del movimento degli studenti. L’occasione è stata l’anniversario del collasso della pensilina ferroviaria che ha provocato la morte di 16 persone. Una tragedia assurta a simbolo della corruzione del sistema che ha scatenato le più grandi proteste nella storia della Serbia. Il

Per continuare a leggere questo articolo