Quasi distrattamente nel cuore dell’Europa è stata approvata venerdì una modifica costituzionale per limitare i diritti delle coppie dello stesso sesso e rendere più difficile per le persone transgender cambiare genere. In Slovacchia il parlamento ha detto “sì” (con 90 voti a favore su 150 seggi) a un emendamento che apporta una modifica radicale sulla carta slovacca e che fa prevalere il diritto nazionale su quello dell'Unione europea. Una mossa che il primo ministro nazionalista Robert Fico ha definito «storica».

«Dobbiamo porre fine al progressismo e al liberalismo che stanno distruggendo l'Europa», ha affermato Fico in conferenza stampa. «Per questo motivo consideriamo storico il voto del Consiglio nazionale della Repubblica slovacca». Fico ha celebrato il voto anche con un video postato su Facebook. «Abbiamo affermato molto chiaramente che dobbiamo porre fine al progressismo e al liberalismo che stanno distruggendo l'Europa. Non sono ancorati a nulla, non hanno valori e questo sta causando la totale distruzione di tutto ciò che era sacro e buono per l'Europa».

Le persone Lgbt, dunque, come grimaldello per distruggere il vecchio continente. «Se abbiamo incluso nel preambolo della Costituzione slovacca la dichiarazione che onoreremo l'eredità di Cirillo e Metodio e che guarderemo all'Impero della Grande Moravia, allora è comprensibile che sosteniamo la definizione del matrimonio come unione unica tra un uomo e una donna. È probabilmente comprensibile che sosteniamo il fatto che esistano solo due generi, maschile e femminile. Sosteniamo l'affermazione che è giusto che nelle questioni etiche e di valore decisive, il diritto slovacco debba avere la precedenza sul diritto internazionale», ha concluso.

Le reazioni

La mossa ha suscitato forti critiche da parte dell’opposizione, secondo cui avrà conseguenze negative per la comunità Lgbt slovacca. Il leader del principale partito di opposizione, il progressista Michal Simečka, ha definito il voto «vergognoso». Con questa mossa politica, Bratislava mira anche a dare priorità alla legge nazionale rispetto a quella dell’Unione europea in materia di politiche di genere. 

La nuova norma stabilisce inoltre che solo le coppie sposate possono adottare legalmente dei bambini. Ciò rende di fatto impossibile l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso, poiché un emendamento costituzionale del 2014 - anch’esso promosso da Fico - definisce il matrimonio esclusivamente come l’unione tra un uomo e una donna. E per accedere all'educazione sessuale sarà da oggi necessario il consenso dei genitori.

Secondo Simečka, questo emendamento «danneggerà il popolo slovacco e metterà in discussione il posto della Slovacchia nell’Ue e nel suo spazio giuridico». «Questa è una delle decisioni più pericolose mai prese dal parlamento slovacco», ha scritto in un post su Facebook l’organizzazione slovacca per i diritti Lgbtq Inakost (Alterità).

E proprio durante il dibattito pubblico che ha preceduto il voto, il direttore di Inakost, Martin Macko, ha definito l’iniziativa come un diversivo che mira soprattutto a «distogliere l'attenzione» dall'attuale crisi politica nel paese, con la coalizione di Fico sotto pressione a causa di massicce manifestazioni per difendere lo stato di diritto e per respingere il riavvicinamento con la Russia.

Il governo sovranista, al potere dall'ottobre 2023, ha già annunciato di recente la fine dei sussidi alle associazioni per i diritti Lgbt. Un ministro ha anche denunciato un'ideologia che porta «all'estinzione della razza bianca». E nel paese la violenza politica ha messo da tempo nel mirino la comunità arcobaleno: nel 2022, l'omicidio di due uomini in un bar gay di Bratislava da parte del figlio di un membro di un piccolo partito di estrema destra ha sconvolto il movimento slovacco. «Questo emendamento minaccia direttamente la nostra appartenenza all’Ue, avvicinandoci sempre di più alla Russia autoritaria», ha aggiunto il gruppo.

Fico guida uno dei pochi governi dell’Ue con stretti legami con il Cremlino. Negli ultimi anni ha avvicinato Bratislava a Mosca e allontanato il paese da Bruxelles. Il suo partito si definisce, almeno teoricamente, un partito socialdemocratico. Tuttavia, al di fuori della Slovacchia, non appartiene a nessun gruppo del parlamento europeo ed è stato sospeso dall’alleanza europea dei partiti socialdemocratici nel 2023.

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