A ferragosto prenderanno decisioni Trump e Putin mentre l’Europa resterà a guardare. Merz ha convocato Trump per mercoledì, ma è tutto virtuale. L’unico guizzo viene da Macron
Disabituata da ottant'anni a ragionare di politica estera perché altri lo facevano per lei, ora che sarebbe obbligata dalla geografia, oltre che dalla storia, l'Europa arranca trascinando le lacune che la zavorrano. Sembra una candela nel vento, sballottata dagli schiaffi che in continuazione riceve dagli autocrati, Trump e Putin; si umilia pietendo le briciole che cascano dal desco dei potenti sotto forma di “consultazioni” del prima o del dopo, mai nel durante, quando si decide davvero e sul r



