le strategie dopo il voto

Verdi e Fdp cambiano la dialettica bipolare tedesca

27 September 2021, Berlin: FDP chairman Christian Lindner sits at the beginning of the meeting of the FDP presidium in the Hans-Dietrich-Genscher-Haus. Photo by: Sebastian Kahnert/picture-alliance/dpa/AP Images
27 September 2021, Berlin: FDP chairman Christian Lindner sits at the beginning of the meeting of the FDP presidium in the Hans-Dietrich-Genscher-Haus. Photo by: Sebastian Kahnert/picture-alliance/dpa/AP Images

I partiti popolari che guidano tradizionalmente le consultazioni per formare il governo questa volta sono appesi a due formazioni “minori”, che però sommate hanno preso più voti della Spd e sono andate fortissimo fra i giovani. E hanno già annunciato che cercheranno un accordo fra loro per sedersi al tavolo da una posizione di forza 

  • Olaf Scholz e Armin Laschet il giorno dopo il voto ambiscono a guidare una coalizione di governo e diventare cancellieri, ma le trattative perché lo diventi l’uno o l’altro saranno piuttosto lunghe. 
  • Nessuno dei due può governare senza il sostegno di Verdi e liberali, che già si sono accordati per trattare prima tra loro e poi scegliere il candidato con cui possono governare meglio.
  • È un cambiamento degli equilibri mai visto nella politica tedesca, dove finora a guidare le trattative per la formazione delle coalizioni erano state sempre solo i partiti popolari. 

Per continuare a leggere questo articolo