Verso il primo giorno del parlamento

Il centrodestra di Giorgia Meloni arriva già in frantumi a inizio della legislatura

LaPresse
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  • Tutto aggiornato al giorno del voto, non si trova soluzione per la presidenza delle  camere. Meloni vuole cedere sul leghista Calderoli, ma così lo stallo è totale. Lei vorrebbe lasciare il Senato al fedelissimo, Ignazio La Russa, che la garantirebbe di più nei delicati passaggi d’aula.

  • È saltato anche il vertice a tre chiesto da Salvini. Meloni ha scelto di incontrare separatamente gli alleati e anche questo è il sintomo del livello di tensione ma anche di una sindrome da accerchiamento della premier in pectore. La giornata si è comunque conclusa con un niente di fatto: tutto è stato aggiornato alla mattina.

  • Una soluzione va trovata e l’obiettivo e quello di evitare la figuraccia di una prima tornata di schede bianche, aggiornando le votazioni al giorno dopo. «C'è tempo, non troppo ma ce n'è», ha commentato lo stesso Giorgetti.

Otto mesi dopo, lo scenario è sempre lo stesso. Divisi quando avevano la possibilità di nominare il presidente della Repubblica, i partiti del centrodestra litigano, nonostante la vittoria elettorale, per chi dovranno essere i prossimi presidenti di Camera e Senato. Mercoledì nel suo quartier generale a Montecitorio, insieme al fedelissimo Giovanbattista Fazzolari, Giorgia Meloni ha ricevuto sia i colleghi di partito sia Matteo Salvini, che continua a sponsorizzare il suo candidato per la guida

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