- Il 15 luglio scorso Bruno Tabacci ha detto degli investimenti pubblici nello spazio: «Sono soldi da spendere con grande efficacia, trasparenza ed onestà, senza seguire i precedenti esempi cattivi».
- Pochi giorni dopo Domani ha illuminato il buon esempio che Tabacci contrapponeva a quelli cattivi. Il 1 luglio aveva preso servizio proprio in Leonardo suo figlio Simone, assunto come quadro.
- Le sue dimissioni a metà, in realtà una bocciatura che gli ha tolto il grosso del potere, sono solo uno dei casi che stanno mettendo in difficoltà Draghi, alle prese con diverse nomine inopinate.
Il 15 luglio scorso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Bruno Tabacci ha messo agli atti dichiarazioni incaute che, alla luce degli sviluppi successivi, spiegano l’imbarazzo del premier Mario Draghi. Parlando degli investimenti pubblici in rampa di lancio per l’industria dello spazio – 6,6 miliardi equamente divisi tra Agenzia spaziale italiana (Asi), Agenzia spaziale europea (Esa) e Pnrr – Tabacci ha affermato: «Sono soldi da spendere in maniera accurata, con grande efficacia, tra



