SVILUPPO URBANO E GENTRIFICAZIONE

A Milano il parco dei bambini esclude le vite al margine

Nel giardino potranno entrare solo i minorenni con i loro accompagnatori, mentre gli emarginati stanno fuori. Nessuno vuole vedere gli “scarti della società”: se non si può risolvere un problema, non resta che nasconderlo

  • A Milano è stata avviata la riqualificazione di piazza Luigi di Savoia che ospiterà un giardino in cui possono entrare solo bambini minori di 12 anni accompagnati da un adulto, recintato da una palizzata. Vogliamo trasformare «da luogo di bivacco a zona sicura e protetta», ha detto l’assessore Maran.
  •  Attorno alla zona orbitano 100 - 150 persone tra migranti, persone con problemi di dipendenza, gli spazi per ospitarli in sicurezza ci sarebbero: un dormitorio chiuso che la fondazione Arca gestirebbe gratuitamente, ma Grandi stazioni che ne è proprietarie e che ha finanziato la riqualifcazione è contraria.
  • Ora il comitato del quartiere vicino chiede anche lui  palizzate per la sicurezza rispetto alle «vite di scarto» che rischiano di spostarsi, il fascino irresistibile dei recinti a difesa del decoro e dei bambini.

Verso le nove di sera, l’ingresso del memoriale della Shoah in stazione Centrale a Milano diventa un bivacco: una ventina di giovani uomini migranti srotolano i sacchi a pelo e, prima di mettersi a dormire, il mercoledì sera ricevono un pasto caldo, maglioni per coprirsi, giacche, dai volontari della Brigata Lena-Modotti, uno dei numerosi gruppi che fanno assistenza in zona. Jacopo, 28 anni, architetto, mi racconta che hanno iniziato a maggio dell’anno scorso, «anche per coprire un vuoto dell’a

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