Italia

«Abbiamo riaperto a metà» La protesta della comunità scolastica

Rientro a scuola : molti istituti si organizzano con i propri mezzi in attesa dei nuovi banchi Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse
Rientro a scuola : molti istituti si organizzano con i propri mezzi in attesa dei nuovi banchi Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse
Rientro a scuola : molti istituti si organizzano con i propri mezzi in attesa dei nuovi banchi Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

Nata come forma di mobilitazione spontanea nel lockdown, il comitato guidato da Maddalena Fragnito sfida il governo: «Non è uno sciopero, insieme alle famiglie denunciamo una disorganizzazione inaccettabile»

  • Nata come forma di mobilitazione spontanea nel lockdown, il comitato guidato da Maddalena Fragnito sfida il governo: «Non è uno sciopero, insieme alle famiglie denunciamo una disorganizzazione inaccettabile»
  • Sabato 26 settembre la convocazione della piazza, nel rispetto delle misure anticontagio. Sul palco le voci del movimento. I sindacati hanno aderito: «Fin qui solo il 22 per cento delle assunzioni docenti»
  • La richiesta: «Servono 20 miliardi. Il governo si renda conto che è nata una mobilitazione permanente e colga questa occasione per trasformare l’istruzione italiana»

«Lo avevamo detto da subito, e puntalmente eccoci qua». Maddalena Fragnito racconta com’è nato il movimento «Priorità alla scuola». In maniera spontanea durante il lockdown. Quando i bimbi stavano a casa e con loro quasi sempre le madri. Il primo atto è stato una «lettera a una professoressa», cioè alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Lanciata sulla piattaforma Avaaz per chiedere informazione tempestiva e un ripensamento immediato della scuola per consentire le riaperture in sicurezza:

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